Un viaggio attraverso l'eleganza e l'innovazione dell'Art Déco in Italia
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Un’epoca di innovazione e lusso
Nel 1925, Parigi si trasforma nel palcoscenico mondiale dell’Art Déco, un movimento che segna un’epoca di grande innovazione e lusso. Questo stile, caratterizzato da linee geometriche e materiali preziosi, non è solo un fenomeno artistico, ma un vero e proprio modo di vivere. Oggi, a Milano, si celebra il centenario di questo straordinario movimento con la mostra “Art Déco. Il trionfo della modernità”, che si terrà a Palazzo Reale dal 27 febbraio. Curata da Valerio Terraroli, l’esposizione offre un’ampia panoramica delle opere che hanno definito l’estetica degli anni ’20.
Milano e l’Art Déco: una storia di anticipazione
Prima ancora che l’Expo di Parigi aprisse le sue porte, Milano stava già preparando il terreno per l’Art Déco. Nel 1919, il re Vittorio Emanuele III avviò un dibattito su come trasformare i palazzi reali in centri culturali. Fu Guido Marangoni a lanciare l’idea di creare un museo dedicato alle arti decorative, anticipando così i temi dell’Art Déco. Le Biennali di Monza, tenutesi tra il 1923 e il 1930, furono eventi pionieristici che presentarono opere di artisti come Gio Ponti e Fortunato Depero, dimostrando come Milano fosse un laboratorio di modernità.
Un’esperienza immersiva nella mostra
La mostra al Palazzo Reale non è solo una raccolta di opere, ma un’esperienza immersiva che racconta la storia dell’Art Déco attraverso circa 250 pezzi, tra cui vetri, porcellane, tessuti e abiti haute couture. L’allestimento è arricchito da installazioni multimediali e frame cinematografici che ricreano l’atmosfera degli anni ’20, un periodo di grande fermento culturale e sociale. Ogni oggetto esposto racconta una storia, un legame con un’epoca in cui il lusso e l’innovazione si intrecciavano in modo unico.