Un viaggio attraverso le opere di artisti degli anni Settanta in un contesto storico unico
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Un’innovativa esposizione a Palazzo Collicola
La mostra “Senza mai sfiorire” rappresenta un’importante iniziativa curata da Saverio Verini, che si propone di mettere in luce la creatività di una generazione di artisti nati negli anni Settanta. Questo evento si colloca in un contesto storico e culturale significativo, in continuità con la storica esposizione “Sculture nella città” del 1962, curata da Giovanni Carandente. La scelta di Palazzo Collicola come sede espositiva non è casuale: il palazzo, con la sua architettura aristocratica e i suoi affreschi, offre un palcoscenico ideale per un dialogo tra arte contemporanea e tradizione.
Un percorso espositivo ricco di significato
Il percorso espositivo è caratterizzato dalla presenza di dodici artisti, ognuno dei quali presenta un’opera unica, creando un dialogo tra le sculture e gli ambienti storici del palazzo. Le opere sono disposte secondo la teoria dei saloni, permettendo ai visitatori di immergersi in un’esperienza visiva e sensoriale. Tra le opere più significative, spicca il “Rosone (186)” di Fabrizio Prevedello, che evoca la trasparenza dei rosoni gotici, e “Senza titolo” di Giovanni Kronenberg, che ironizza sull’iconografia medievale. Ogni pezzo racconta una storia, contribuendo a un racconto collettivo della scultura italiana contemporanea.
Un dialogo tra passato e presente
La mostra non si limita a presentare opere d’arte, ma invita anche a riflettere sul rapporto tra passato e presente. L’atmosfera di nobiltà decaduta che pervade il palazzo ricorda i film di Luchino Visconti, creando un legame tra l’arte contemporanea e la cultura cinematografica. Le opere di artisti come Rossella Biscotti e Francesco Arena, con il loro approccio minimalista e incisivo, pongono interrogativi sulla nostra percezione del tempo e dello spazio. La scultura di Sara Enrico, che introduce la dimensione del corpo umano, rappresenta un elemento di rottura in un contesto dominato da forme più astratte.
Un finale sorprendente
La mostra culmina con l’opera “Space Time (Honolulu)” di Patrick Tuttofuoco, un fulmine in neon che simboleggia l’energia dell’arte contemporanea. Questo pezzo, collocato strategicamente alla fine del percorso, invita i visitatori a riflettere sul futuro della scultura e sull’importanza di rimanere aperti alle nuove idee e alle nuove generazioni di artisti. “Senza mai sfiorire” non è solo una mostra, ma un invito a esplorare e a scoprire le potenzialità dell’arte contemporanea, in un contesto che continua a evolversi e a sorprendere.