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Marcello Maloberti e la sua mostra Metal Panic al PAC di Milano

Un viaggio attraverso l'arte e la città: la mostra Metal Panic al PAC di Milano

Mostra Metal Panic di Marcello Maloberti al PAC di Milano
Scopri l'arte di Marcello Maloberti nella sua mostra Metal Panic al PAC di Milano.

Un’esposizione unica al PAC di Milano

Fino al data, il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita Metal Panic, una mostra che celebra il legame profondo tra l’artista Marcello Maloberti e la città che ha influenzato il suo percorso creativo. Questa esposizione non è una retrospettiva, ma un viaggio attraverso opere inedite e rielaborazioni che riflettono la sacralità del quotidiano e le trasformazioni del paesaggio urbano.

Il concetto di omaggio nell’arte

Durante un incontro con Maloberti, emerge il tema dell’omaggio come parte essenziale del suo operare artistico. L’artista descrive il suo lavoro come una moneta greca antica, con figure come Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e Franz Kafka che rappresentano diverse dimensioni della sua ricerca. Pasolini, con la sua attenzione al corpo e al linguaggio, Bene con la sua dimensione mistica, e Kafka come simbolo di un linguaggio in evoluzione, sono tutti elementi che influenzano profondamente la sua arte.

Metal Panic: un’opera centrale

Il titolo della mostra, Metal Panic, si riferisce a un’opera inedita che funge da cuore dell’esposizione. Questa video performance, realizzata appositamente per il PAC, trasforma il fucile in uno strumento musicale, creando un’atmosfera di allerta e coinvolgimento. L’artista ha voluto ricreare un gesto simbolico, ispirato da un’immagine di un cacciatore, per esplorare il potere del suono e la sua capacità di influenzare l’esperienza del pubblico.

Il pubblico come parte integrante dell’opera

Maloberti sottolinea l’importanza del pubblico nel suo lavoro. Le installazioni, come TILT, invitano gli spettatori a interagire e a vivere l’arte in modo attivo. Ogni opera si attiva con la presenza del pubblico, creando un dialogo continuo tra l’artista, l’opera e gli spettatori. Questo approccio rende la mostra un’esperienza immersiva, dove il corpo dell’altro diventa fondamentale per la comprensione e l’apprezzamento dell’arte.

Un finale che celebra la storia e il pubblico

Per chiudere la mostra, Maloberti ha organizzato una performance con Ninetto Davoli, un gesto simbolico di saluto al pubblico. Questo momento non è solo un omaggio a Pasolini, ma anche un tributo alla storia dell’arte italiana e alla connessione tra l’artista e il suo pubblico. La presenza di Davoli, che accoglie i visitatori con un baciamano, rappresenta un legame profondo con la tradizione e l’innovazione nell’arte contemporanea.

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