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Andrea Branzi: un viaggio tra design e spiritualità a Milano

Scopri l'eredità artistica di un maestro del design contemporaneo attraverso una mostra unica.

Andrea Branzi esplora il design e la spiritualità a Milano
Scopri il viaggio di Andrea Branzi tra design e spiritualità nella vibrante Milano.

Un tributo all’arte di Andrea Branzi

Il 10·Corso·Como di Milano rende omaggio a uno dei più influenti designer italiani, Andrea Branzi, con la mostra intitolata “Civilizations without jewels have never existed”. Questo evento rappresenta un momento cruciale per la riscoperta della sua opera, a un anno dalla sua scomparsa. La mostra non è solo una retrospettiva, ma un vero e proprio viaggio attraverso il pensiero progettuale di Branzi, che ha saputo unire architettura, design e filosofia in un’unica visione.

Un dialogo tra passato e presente

La mostra offre un dialogo inedito tra pezzi storici e opere recenti, spaziando dalla metà degli anni Ottanta fino alle ultime creazioni del 2023. Gli oggetti in pietra degli anni ’90, le celebri teiere e i cestini, riattivati dall’uso di materiali naturali come il legno di betulla, vengono presentati alla luce delle riflessioni di Branzi sull’ornamento. Le serie di gioielli in oro e argento “Silver & Gold” e gli oggetti in argento e legno di betulla “Silver & Wood” sono solo alcune delle opere che testimoniano la sua capacità di fondere estetica e funzionalità.

Un’eredità artistica da valorizzare

La mostra, curata da Alessio de’ Navasques, è un passo importante nella valorizzazione dell’eredità artistica di Andrea Branzi. Essa mette in luce sia gli aspetti più noti che quelli meno esplorati della sua opera, fondamentali per offrire una visione completa del suo “abitare poetico” e interdisciplinare. Branzi ha sempre cercato di superare i confini disciplinari, invitando a ripensare il quotidiano come uno spazio poetico, dove oggetti e arredi diventano frammenti di una narrazione capace di connettere modernità e tradizione.

Un’esperienza immersiva

La mostra non si limita a esporre oggetti, ma crea un’atmosfera immersiva che invita il visitatore a riflettere sul significato del design nella vita quotidiana. Come osserva il curatore, Alessio de’ Navasques, c’è un misticismo di forme e materiali che permea l’intero progetto espositivo. Ogni pezzo esposto racconta una storia, un legame profondo con l’umanità e la sua evoluzione. La retrospettiva al 10·Corso·Como non solo celebra l’eredità di Branzi, ma segna anche una nuova direzione per la programmazione artistica dello spazio milanese, già avviata con altre mostre significative.

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