Scopri la mostra che celebra il legame tra tessuti, moda e design a Palazzo Morando.
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Un marchio che ha segnato la storia di Milano
Galtrucco non è solo un nome, ma un simbolo della tradizione tessile e della moda milanese. Fondato nel 1885 a Robbio, questo brand ha saputo evolversi nel tempo, diventando un punto di riferimento per stilisti e appassionati di moda. La sua storia è raccontata attraverso una mostra inaugurata il 12 dicembre a Palazzo Morando, che celebra il legame tra tessuti, architettura e design.
La mostra: un viaggio nel tempo
La mostra “Galtrucco Tessuti Moda Architettura” è divisa in due sezioni principali. La prima, curata da Alessandra Coppa, esplora gli store e le pubblicità del marchio. Attraverso documenti storici e oggetti inediti, i visitatori possono scoprire come Galtrucco abbia influenzato il panorama della moda milanese. Tra i pezzi esposti, spicca un totem pubblicitario degli anni ’50, simbolo della creatività e dell’innovazione del brand.
Il legame con il design e l’arte
Galtrucco ha sempre avuto un forte legame con il design e l’architettura. I negozi, progettati da architetti di fama come Guglielmo Ulrich, erano spazi unici dove arte e moda si incontravano. I clienti potevano scegliere i loro tessuti in ambienti eleganti, circondati da opere d’arte e dettagli architettonici di pregio. Questo approccio ha reso l’esperienza di acquisto un vero e proprio rito, dove ogni cliente poteva sentirsi parte di una storia più grande.
Un patrimonio di tessuti e collaborazioni
La seconda parte della mostra è dedicata ai tessuti, veri protagonisti della storia di Galtrucco. Fino al secondo dopoguerra, la maggior parte delle persone acquistava stoffe da far confezionare da sarti. Galtrucco ha fornito materiali di altissima qualità, diventando un partner fondamentale per stilisti come Giorgio Armani e Krizia. I visitatori possono ammirare abiti storici e disegni originali, testimoni di una tradizione che continua a vivere.
Innovazione e sostenibilità nel presente
Oggi, Galtrucco continua a innovare, collaborando con designer contemporanei come Chemena Kamali di Chloé. La riedizione di un antico crêpe de chine dimostra come il marchio sappia coniugare tradizione e modernità, mantenendo viva la sua eredità. La mostra offre un’opportunità unica per esplorare non solo la storia di un marchio, ma anche l’evoluzione della moda e del design a Milano.