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La verità nelle tracce: un viaggio nella polizia scientifica

Un'esperienza multimediale che esplora oltre 120 anni di storia della polizia scientifica.

Immagine che rappresenta la polizia scientifica in azione
Scopri come la polizia scientifica svela la verità attraverso le tracce.

Un’esposizione innovativa

La mostra “La verità nelle tracce” è stata inaugurata oggi a Milano, presso il Museo nazionale della scienza e tecnologia. Questo evento, che celebra oltre 120 anni di polizia scientifica, è stato promosso dalla Polizia di Stato e realizzato con il supporto di Intesa Sanpaolo e Gruppo San Donato. L’esposizione offre un’esperienza multimediale unica, permettendo ai visitatori di immergersi nelle attività e nelle tecniche utilizzate dalla polizia scientifica nel corso degli anni.

Un percorso attraverso la storia

Il percorso espositivo è suddiviso in sette ambienti distinti, ognuno dei quali racconta una parte fondamentale della storia della polizia scientifica. Si parte dalle origini, risalenti al 1903, quando il medico legale Salvatore Ottolenghi fondò la prima scuola di polizia scientifica. Da lì, il racconto si snoda fino ai giorni nostri, evidenziando le tecniche più avanzate utilizzate nelle indagini forensi.

Tematiche trattate nella mostra

Tra i temi affrontati, troviamo ‘Le origini’, che esplora la nascita della polizia scientifica, e ‘L’impronta digitale’, dedicato all’identificazione dattiloscopica. Altri ambienti trattano ‘Le riprese video’, dove si illustra come la polizia scientifica documenta le operazioni di ordine pubblico, e ‘La scena del crimine’, che spiega le procedure di sopralluogo. Inoltre, ‘L’analisi delle tracce’ si concentra sui metodi di genetica forense e analisi balistica, mentre ‘Le altre attività d’indagine’ mette in luce l’innovazione tecnologica, inclusa la ricostruzione tridimensionale. Infine, ‘La ricostruzione’ offre uno sguardo sulla virtualizzazione delle scene del crimine, permettendo di rivivere eventi tragici del passato.

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