Un'importante riapertura che celebra l'arte neoclassica e il patrimonio culturale
Argomenti trattati
Un evento atteso da sette anni
La riapertura dell’ala ottocentesca del Museo Gypsotheca Antonio Canova a Possagno rappresenta un momento significativo per la cultura italiana. Dopo sette anni di lavori di consolidamento e miglioramento sismico, il museo riaccoglie il suo patrimonio di sculture neoclassiche, offrendo ai visitatori un’esperienza unica. La direttrice del museo, Moira Mascotto, ha sottolineato l’importanza di questo evento, definendolo una tappa fondamentale nella vita dell’istituzione.
Un allestimento rinnovato e innovativo
Il nuovo allestimento non si limita a ripristinare le opere, ma include anche un completo riallestimento illuminotecnico e il completamento della digitalizzazione del complesso architettonico canoviano. Tra le novità, i visitatori possono ammirare modelli in gesso di sculture famose, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza museale. Questo impegno per la preservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale è un chiaro segno della dedizione del museo nel tramandare questi tesori alle generazioni future.
Un dialogo tra passato e presente
Accanto all’ala ottocentesca, il museo presenta anche la sezione progettata dall’architetto Carlo Scarpa, che crea un affascinante dialogo tra le opere di Canova e l’architettura contemporanea. Questo connubio non solo esalta la bellezza delle sculture, ma invita anche a riflettere sulle interconnessioni tra diverse epoche artistiche. Moira Mascotto ha annunciato che nel prossimo anno ci saranno ulteriori interventi sull’ala di Scarpa, insieme a una programmazione straordinaria per una mostra dedicata all’architetto veneziano, prevista per giugno.