Un'esperienza artistica che invita a riflettere su vita, morte e rinascita.
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Un percorso di riflessione profonda
La Fondazione Mudima di Milano ospita una mostra che invita alla riflessione su temi universali e attuali: la vita, la morte e la rinascita. Vite Sospese, curata da Davide Di Maggio, presenta le opere di due artisti di fama internazionale, Alessandro Bergonzoni e Bill Viola. Nonostante le loro diverse formazioni artistiche, entrambi affrontano questioni esistenziali che risuonano profondamente nel contesto contemporaneo.
Il caos e la creatività
“Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante”, afferma Di Maggio citando Nietzsche. Questa frase racchiude l’essenza della mostra, che si propone di stimolare una riflessione critica sulla condizione umana, caratterizzata da incertezze e individualismo. Le installazioni di Bergonzoni, con la loro energia e i loro significati, ci spingono a considerare l’arte non solo come un’esperienza estetica, ma come un mezzo per esplorare la realtà in modo autentico e senza pregiudizi.
Installazioni evocative
Al piano terra, l’installazione Attenzione! Incarichi sospesi (non sottostare) di Bergonzoni cattura immediatamente l’attenzione. Lunghe spade medievali pendono dal soffitto, creando un’atmosfera di tensione e inquietudine. Le ombre proiettate evocano immagini di croci, richiamando alla mente la fragilità della vita e la presenza costante della morte. Questo spazio, delimitato da una fune, diventa un luogo di riflessione mentale, dove il pubblico è invitato a confrontarsi con la propria vulnerabilità.
Un attraversamento simbolico
Salendo al primo piano, i visitatori si trovano di fronte all’installazione Le culle dell’inciviltà. Qui, il pavimento è ricoperto di culle bianche e nere, simboli di vita e morte. Calpestare queste culle diventa un atto carico di significato, evocando la perdita e la precarietà dell’esistenza. L’immagine delle culle bianche che fluttuano sul pavimento nero richiama il tema del viaggio verso l’aldilà, un concetto presente in molte culture. La riflessione si fa profonda, mentre il pubblico è costretto a confrontarsi con la realtà della sofferenza infantile e delle guerre.
Il dialogo tra le opere
La mostra culmina con il video The Reflecting pool di Bill Viola, un’opera che esplora il ciclo della vita attraverso immagini poetiche e simboliche. L’artista si immerge in un’acqua che rappresenta il liquido amniotico, evocando la nascita e la rinascita. La calma del paesaggio e i riflessi nell’acqua creano un’atmosfera contemplativa, invitando il pubblico a riflettere sul significato del tempo e della vita.
Un’arte che trasforma
Come sottolinea Davide Di Maggio, la mostra è un’opportunità per esplorare la differenza dei linguaggi artistici e per vivere un’esperienza che va oltre il semplice osservare. Vite Sospese ci invita a trasformare la nostra percezione dello spazio e a confrontarci con le nostre certezze, portandoci a una comprensione più profonda della nostra esistenza e delle sfide che affrontiamo quotidianamente.