Fino al 12 gennaio, Palazzo Marino ospita un capolavoro di Federico Barocci, un'esperienza imperdibile.
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Un capolavoro da non perdere
Fino al 12 gennaio, i visitatori di Milano hanno l’opportunità di ammirare un’opera straordinaria di Federico Barocci, conosciuta come “La Madonna di San Simone”. Questa pala d’altare, proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, è esposta nella suggestiva sala Alessi di Palazzo Marino. L’allestimento, curato dall’architetto Franco Achilli, offre un’esperienza visiva che invita a riflettere sulla bellezza e sull’autenticità dell’arte rinascimentale.
Un viaggio tra emozioni e fede
La mostra di Natale a Palazzo Marino non è solo un’esposizione artistica, ma un vero e proprio viaggio emotivo. I visitatori possono immergersi nei sentimenti di fede e bellezza che Barocci ha saputo esprimere attraverso la sua arte. La curatrice Anna Maria Ambrosini Massari sottolinea come l’opera aiuti a cogliere l’essenza delle cose, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente. La Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda, realizzata attorno al 1567, è un esempio perfetto della poetica dell’artista, che riesce a trasmettere una sensibilità romantica e profonda.
Barocci: un artista riscoperto
Federico Barocci, a lungo sottovalutato, sta finalmente ricevendo il riconoscimento che merita. Dopo una mostra che ha attratto oltre 80 mila visitatori, l’artista urbinate è tornato sotto i riflettori. La sua capacità di apprendere dai grandi maestri come Raffaello e Michelangelo, e di reinterpretare la loro lezione in chiave personale, ha dato vita a opere che superano le barriere del classicismo. La mostra offre anche l’opportunità di esplorare il legame di Barocci con Milano, dove ha intrattenuto rapporti fruttuosi con il cardinale Borromeo e la Fabbrica del Duomo.
Dettagli che raccontano storie
Ogni particolare dell’opera di Barocci racconta una storia. La tenerezza della Vergine con il bambino e lo sguardo diretto di San Giuda Taddeo catturano l’attenzione del pubblico, mentre San Simone è facilmente riconoscibile grazie alla sega, simbolo del suo martirio. Inoltre, la mostra è arricchita da un disegno autografo di Barocci, proveniente dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, che offre un ulteriore spunto di riflessione sulla sua arte. Milano, in questo periodo natalizio, si trasforma in un palcoscenico di arte e cultura, invitando tutti a scoprire le meraviglie nascoste nelle chiese e negli oratori della città.