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Luigi & Iango Unveiled: la mostra a Palazzo Reale dal 22 settembre al 26 novembre 2023

Luigi & Iango Unveiled: come visitare la mostra che rimarrà a Palazzo Reale di Milano fino al 26 novembre 2023.

C’è di fondo una grande curiosità nel vedere per la prima volta a Milano una raccolta di più di 100 fotografie, stampe e qualche video di questo sodalizio artistico. Come prima sorpresa la mostra è gratuita, frutto della decisione degli artisti di mettere a disposizione di tutti i loro lavori, una democratizzazione della cultura dove tutti possono accedere nessuno è escluso.

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Già dalla prima sala, (sale che tra l’altro possono essere fruite in libertà senza un percorso preordinato) quello che si respira è bellezza, in qualsiasi forma. Il titolo della mostra è assolutamente premonitore, immagini di corpi velati che in realtà rivelano la loro essenza e corpi completamente esposti da osservare con calma per alla fine rilevare i dettagli il contesto. Il contenuto della mostra è stupendamente vario: da scatti di un allenamento di sumo a modelle e artisti famosi, ripresi in posa o a ritratto.

Una splendida immagine di un compianto Ryuichi Sakamoto ci trasmette tutta la sua dolce fragilità mentre Vincent Cassell tutto il suo essere istrione. Mahmood e Blanco illuminano una sala con la decostruzione di quello che è il clichè de cantante moderno E così di sala in sala, di bellezza in bellezza raggiungiamo quello che rappresenta il punto più alto della mostra, una sala completamente dedicata a Madonna, “parte della famiglia” come la definiscono i due artisti. In questa sala troviamo due scatti: uno è una sorta di “ultima cena” decadente dove la si vede insieme ad altre modelle replicare una grande abbuffata.

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L’altro è uno scatto decisamente affascinante, è una pietà, con una Madonna in lacrime con il cuore trafitto da sette spade che sorregge un Cristo nero esanime. Lo scatto è qualcosa di solido, trasmette una plasticità, una fierezza, un momento fermato nel tempo ma completamente pieno di dettagli che necessitano un tempo indefinito per essere messi a fuoco. Nell’angolo della sala, un confessionale ci permette di vedere attraverso un buco un video di backstage della realizzazione dell’opera ma la sensazione forte è quella di inginocchiarsi all’arte, non solo di questi due artisti ma all’arte in generale, qualcosa che, immersi negli orrori quotidiani abbiamo perso, allora quel gesto, inginocchiarsi, assume un valore forte e siamo fieri nel farlo.

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