Al Pac Milano rende omaggio a Pierre Restany e a tutto il movimento del Nouveau Realisme, che proprio a Milano ha avuto una delle sue culle, se non la sua culla, come e forse più di Parigi.
Nella mostra, intitolata “Il nouveau realisme dal 1970 a oggi”, sono esposte opere dei principali artisti del neorealismo, a ognuno dei quali è riservato una parte dello spazio. All’inizio, in faccia alla porta d’ingresso, trova una gigantografia con su le fotografie dei principali momenti delle celebrazioni che c’erano state a Milano nel 1970. Tra queste, si può ricordare l’impacchettamento della statua equestre di Vittorio Emanuele in Duomo. Nella prima stanza che si trova, c’è una gigantesca macchina dell’artista svizzero Tinguely, che può anche essere attivata schiacciando un pulsante (è il momento più divertente del percorso).
Condividono lo stesso spazio, le opere di Niki de Saint-Phalle, moglie di Tinguely. E’ poi la volta dell’artista romeno (di origini norvegesi) Daniel Spoeri, del quale si all’ingresso si può ammirare l’ “Ultima cena”, che immortala gli ultimi momenti delle celebrazioni del 1970. Facendo una rapida carrellata, ecco Arman e i suoi accumuli e le sue distruzioni (in fondo alla sala ci sono dei carrelli della spesa accatastati: sono un’opera di Arman), Mimmo Rotella e Villeglè e il decollage, Dufrene e il suo decollage alla rovescia e il letterismo, Mulas e Caesar.
L’evento è iniziato il 7 novembre durerà fino al 1 febbraio