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Sembrava un capito chiuso, e invece, a un mese dalle ripresa delle lezioni, le scuole lombarde devono nuovamente fronteggiare la rapidissima crescita dei contagi dovuti al Covid-19.
Secondo i numeri forniti dall’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, in un mese, le classi finite in sorveglianza sono 8.700. Oltre 170mila bambini e adolescenti hanno dovuto rimettere la mascherina in aula, perché entrati in contatto con compagni o docenti positivi. Le classi in sorveglianza sono aumentate progressivamente di settimana in settimana: rilevato un raddoppio quasi costante.
I maggiori casi Covid sono stati riscontrati nelle primarie. Seguono gli studenti delle superiori, i quali vivono situazioni di sovraffollamento quotidiano sui mezzi di trasporto. Considerando che dal 1° ottobre non vige più l’obbligo di mascherina e che quest’anno non sono state previste misure per favorire il distanziamento, la pandemia rischia ancora una volta di impattare sull’operatività delle scuole.
Malattia del personale scolastico, defezioni per influenza e ritorno del Covid. Trovare sostituti non è affatto una passeggiata. I docenti assenti per meno di due settimane non vengono sostituiti nelle classi superiori, salvo che i dirigenti trovino personale disponibile per nomine giornaliere. Il rischio? Nei prossimi mesi le classi potrebbero rimanere scoperte e perdere diverse ore di lezione.
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