Gli studenti del liceo classico Manzoni di Milano decidono di occupare la scuola.
Nel loro comunicato scrivono: “Non rimarremo passivi davanti a un presente che cerca con ogni mezzo di toglierci il futuro che ci appartiene”.
L’occupazione è nata “per parlare e confrontarci sulla situazione in cui versano le nostre vite: crisi e disastri climatici sono ormai all’ordine del giorno, provano lentamente ad abituarci a un lavoro precario, sfruttato e mortale, e, come se non bastasse, ci prepariamo ad entrare in una fase politica pericolosa e repressiva, visti gli ultimi risultati elettorali“.
La preside ha convocato un consiglio di istituto urgente per oggi pomeriggio.
Gli studenti si rivolgono a Meloni e Confindustria: “Non siamo più disposti a tirarci indietro, far finta di nulla e aspettare che voi cambiate le cose; perché, nonostante tutto, sempre e comunque, la scuola siamo noi“.
I ragazzi, dopo aver organizzato un picchetto all’ingresso, si sono riuniti in palestra in assemblea per discutere dell’occupazione.
L’obiettivo è quello di occupare parte delle aule del piano terra per due giorni e rimanere a dormire all’interno dell’edificio di via Orazio per poi riprendere regolarmente le lezioni mercoledì.
L’iniziativa di protesta, oltre al risultato delle elezioni, nasce per portare l’attenzione sul tema dell’alternanza scuola-lavoro dopo la morte di Giuliano De Seta.
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