La Torre Velasca si prepara ad un lungo restyling. Per salutare Milano sulla terrazza della torre si è tenuto un concerto. Fine lavori nel 2023
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L’ultimo piano di Torre Velasca, nella giornata di lunedì 21 giugno ha ospitato un concerto sul suo terrazzo prima che le impalcature copriranno il simbolo della skyline milanese.
Concerto Torre Velasca: l’evento
Hines, investitore e sviluppatore della Torre Velasca, ha promosso l’evento, rendendo protagonista l’orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala diretta da Speranza Scappucci con la partecipazione del Coro voci bianche del Teatro alla Scala e del violinista Giovanni Andrea Zanon.
In occasione del solstizio d’estate sono stati svolti quattro brani: W. A. Mozart: Le nozze di Figaro, K 492 – Ouverture, A. Vivaldi: Le quattro stagioni. Concerto n. 2 L’estate: Presto, J. Massenet: Thais – Meditation. Infine, il Coro voci bianche del Teatro alla Scala ha intonato un omaggio alla città di Milano: Nabucco – Va pensiero sull’ali dorate di Verdi.
Concerto Torre Velasca: il commento di Mario Abbadessa
Mario Abbadessa -Senior Managing Director & Country Head di Hines Italy- ha commentato “Torre Velasca tornerà presto sotto una nuova veste, grazie ad un mirato intervento di restauro e rigenerazione urbana che ne valorizza la memoria, nel rispetto dello stile architettonico che l’ha resa un’icona inconfondibile di Milano.”
Torre Velasca: il restauro
Nel gennaio 2020, Unipol aveva venduto Torre Velasca a Hines European Value Fund, che l’acquistò grazie ad un fondo di investimento immobiliare gestito da Prelios Sgr. Hines, il quale aveva annunciato un intervento strutturato di completo rinnovamento e ammodernamento per trasformare la torre in un asset immobiliare ad uso misto di alta qualità, con prevalenza di uffici. Inoltre, aveva previsto una riqualifica della piazza su cui erge il fabbricato.
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