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Ragazza violentata dal calciatore Bahirov: la versione confermata al gip

La ragazza sarebbe stata violentata dal calciatore Bahirov: lei ha confermato il suo racconto davanti al gip

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Seconda udienza del processo Angeli e Demoni, riguardante - i fatti di Bibbiano - la sottrazione di minori alla famiglie originarie, da parte di alcuni psicologi ed assistenti sociali della Val d'Enza (Reggio Emilia - 2023-03-20, Roberto Brancolini) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre scorsi, una ragazza di 19 anni è stata violentata a Milano: accusato delle molestie è il calciatore 25enne Stanislav Bahirov. Oggi, giovedì 25 luglio, la giovane ha ribadito la sua versione davanti al gip.

La versione della ragazza violentata davanti al gip

La giovane che aveva denunciato di essere stata aggredita e violentata da Stanislav Bahirov, 25enne operaio e calciatore dilettante in Serie D nella Vogherese, è stata sentita in incidente probatorio su istanza del pm Rosaria Stagnaro.

Al gip di Milano, Alberto Carboni, conferma quanto detto nella prima versione: prima la sfida a bere tutta la bottiglia di vodka, dopo le molestie pesanti e infine la ‘nebbia totale’ in quanto era così ubriaca che è svenuta.

Il racconto della giovane

La ragazza ha spiegato di essere uscita di casa dopo una lite con i genitori, di essersi diretta in un parco vicino a casa in zona Niguarda e di essere stata avvicinata da un giovane che mai aveva visto prima. Dopo essersi messi a parlare, lui le ha lanciato la sfida: Se bevi tutta la bottiglia di vodka di regalo 5 euro“. Lei ha accettato e ha bevuto il contenuto.

In quel momento arriva il peggio: sarebbe stata aggredita e abusata dall’uomo, costringendola ad un rapporto sebbene non completo. Dopo 45 minuti dai fatti, è riuscita a chiedere aiuto a una passante e a denunciare i fatti con gli agenti della squadra mobile.

La 19enne in aula ha confermato l’identità del calciatore coinvolto.

La posizione del calciatore in merito alla vicenda

Lo scorso gennaio il calciatore era finito in carcere, su disposizione dello stesso giudice Carboni, ma poi era stato liberato nel mese di marzo in quanto gli esiti del test del dna avevano escluso che fossero sue le tracce genetiche repertate sulla 19enne.

Il 25enne, indagato per violenza sessuale, ha sempre respinto le accuse.

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