Lo studio sul mercato immobiliare a Milano rivela un crollo rispetto lo scorso anno. I prezzi però sono ancora alti.
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Il terzo rapporto sul mercato immobiliare di Nomisma svela un improvviso arretramento nelle compravendite residenziali a Milano nel secondo semestre 2023. Questa situazione solleva riflessioni sull’importante ruolo dei tassi d’interesse e presenta rischi significativi per il futuro della metropoli. Si rivela quindi un crollo nel settore immobiliare di Milano, anche se i prezzi delle case continuano ad essere ancora molto alti.
Indirizzare gli investimenti: cruciale per la classe media e medio-bassa
L’assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, sostiene che incrementare l’offerta abitativa non è la soluzione al problema, poiché amplifica esponenzialmente la domanda. Egli suggerisce, invece, di orientare gli investimenti verso la classe media e medio-bassa, considerata essenziale per il benessere della città. Maran avverte che trascurare questa fascia di popolazione potrebbe mettere a rischio il tessuto sociale ed economico, espellendo lavoratori essenziali.
Riduzione compravendite a Milano ma i prezzi restano alti
Il rapporto evidenzia una contrazione del 20% nelle compravendite nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Nonostante ciò, la flessione dei prezzi è contenuta, con un leggero calo del 0,6% nel secondo semestre 2023, ma con un aumento annuale del 17%. Gli immobili usati registrano un aumento del 1,3% nei prezzi medi semestrali e del 3,3% annuale.
Crescente domanda di affitto e pressione sul mercato
La domanda di affitto è in crescita, con un aumento del 2,9% nei canoni nel secondo semestre 2023 e del 4,7% su base annuale. Questo aumento è attribuito alla crescente pressione sulla locazione, causata dalle difficoltà nell’accesso alla proprietà dovute ai mutui elevati.
Investitori istituzionali e semplificazioni normative
Luca Dondi Dell’Orologio, CEO di Nomisma, avverte che sempre più residenze vengono spostate sul mercato dell’affitto breve. Egli sottolinea l’importanza di promuovere la competitività della locazione tradizionale. Tuttavia, emerge la mancanza di investitori istituzionali nel settore residenziale in Italia, sollevando la questione della necessità di semplificare le normative.
Il dibattito tra gli esperti sottolinea la complessità della situazione, con posizioni divergenti sulla regolamentazione e la necessità di coinvolgere investitori istituzionali per affrontare la crisi immobiliare a Milano.