La Bicocca di Milano accoglierà ben presto il nuovo corso di laurea in lingua dei segni, il quale sarà appunto inaugurato a partire dal prossimo anno accademico 2023-24.
Il corso di laurea triennale sarà ospitato all’interno della facoltà di Psicologia e si terrà in collaborazione con l’Università Statale, dove la Lingua dei Segni Italiana è già insegnata. Questo corso sarà il secondo corso di laurea in lingua dei segni in Italia dopo quello già attivo alla Sapienza di Roma, che è stato inaugurato nel 2022.
Il nuovo corso di laurea triennale in lingua dei segni presso la Bicocca di Milano non si concentrerà solo sull’interpretazione simultanea, ma offrirà anche una formazione completa in interpretariato e traduzione dall’italiano scritto alla lingua dei segni italiana, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e la valorizzazione degli studenti sordi.
I laureati del corso acquisiranno anche competenze in inglese e nella lingua dei segni internazionale, nota come International Sign (IS), che funge da lingua franca a livello internazionale. Inoltre, la formazione comprenderà la conoscenza delle tecnologie utili nell’interazione con persone sorde e sordocieche, oltre allo studio della cultura della lingua dei segni italiana, anche attraverso le forme artistiche del teatro, del cinema e della poesia.
Per poter iscriversi al nuovo corso di laurea triennale in “Interpretariato e traduzione in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile” presso la Bicocca di Milano, è richiesta almeno una conoscenza intermedia della Lingua dei Segni Italiana (Lis) e il superamento del test TOLC Cisia. Il corso prevede la disponibilità di 40 posti, di cui gran parte delle attività formative saranno costituite da tirocini esterni. Gli studenti, come già si diceva, avranno modo di apprendere non solo la Lis, ma anche la lingua dei segni internazionale (International Sign), la lingua inglese, e approfondiranno le tematiche legate alla sordità attraverso insegnamenti di natura linguistica, psicopedagogica e socio-antropologica.
Alla fine del percorso di studi, i laureati saranno pronti ad intraprendere la professione di interpreti e traduttori in vari settori, come ad esempio scolastico, legale, aziendale, sanitario o culturale.