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Nella giornata di lunedì 6 giugno il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica “Qualità della vita: bambini, giovani e anziani”.
Cos’è emerso?
Sembrerebbe che il capoluogo meneghino non sia una città per giovani e bambini, tuttavia è molto adatta agli anziani. L’elenco tiene conto di 36 indicatori, 12 per ogni sezione. Per quanto riguarda la classifica relativa ai bambini è stata tenuta in considerazione la percentuale di edifici scolastici con mensa, il numero di bambini per classe e lo spazio a disposizione nelle case.
Per la classifica dei giovani, invece, è stato tenuto in considerazione il numero di amministratori comunali under40 e le imprese che fanno e-commerce. Infine, per la classifica degli anziani sono stati tenuti in considerazione parametri come presenza di medici specialisti, la dipendenza rispetto alla popolazione in età attiva e i farmaci anti-depressivi.
Milano si piazza al 60esimo posto nella classifica relativa ai bambini.
Sul podio Aosta, seguita da Arezzo e Siena. A compromettere il capoluogo lombardo c’è lo spazio abitativo. Secondo i dati, i bambini nati a Milano non avrebbero a disposizione spazio per giocare tra le mura domestiche. Un fenomeno che interessa tutte le città della Lombardia, Sondrio esclusa.
La metropoli peggiora nella classifica per i giovani (le persone tra i 18 e i 35 anni): 95esimo posto. Piacenza guadagna il primo posto, seguita da Ferrara e Ravenna.
Tuttavia, Milano primeggia per il saldo migratorio e per il numero di aree sportive (rispettivamente secondo e sesto posto in Italia); buoni risultati anche per l’età media al parto, per la disoccupazione e per bar e discoteche.
Il gap degli affitti tra centro e periferia la fa scendere in 55esima posizione, 56esimo posto per i canoni di locazione e 59esimo per amministratori comunali under 40.
La città metropolitana si è classificata al nono posto per la qualità della vita degli anziani. Sul podio: Cagliari, Bolzano e Trento.
A Milano gli indici “Trasporto anziani e disabili” e “Speranza di vita a 65 anni” guadagnano la settima e l’ottava posizione. Sull’indice dei medici specialistici arriva 15esima, mentre sul consumo di farmaci per malattie croniche 11esima. La città è frenata dall’inquinamento acustico (87esima posizione) e dalla carenza di infermieri (100esima posizione).
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