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San Siro: le ultime polemiche sul nuovo stadio

A seguito dell'annuncio del progetto vincitore per il nuovo stadio di Inter e Milan, spuntano polemiche e i primi commenti sarcastici

stadio San Siro, Milano

A seguito dell’annuncio del progetto vincitore per il nuovo stadio di Inter e Milan, spuntano i primi commenti sarcastici. Il consigliere dei Verdi, Carlo Monguzzi scrive sui social: “Il nuovo stadio verrà fatto in Amazzonia, non a San Siro. Dal rendering presentato dalle squadre si vede chiaramente il nuovo stadio praticamente immerso negli alberi, non ci sono più neanche le case popolari. L’unico luogo così è l’Amazzonia. Dunque, abbiamo vinto”.

Nuovo stadio, le polemiche: lo sfogo di Bestetti

Il consigliere comunale di Forza Italia, Marco Bestetti, difensore del Meazza afferma: “Il render diffuso da Milan e Inter che rappresenta il progetto scelto per costruire il nuovo stadio e radere al suolo il Meazza, la Scala del calcio, è una presa in giro ai limiti dell’offensivo. Il problema non è tanto lo stadio in sé, anche se a me ricorda più l’Auchan di Corsico piuttosto che un impianto sportivo, ma quello che ci hanno messo intorno. Milano non è più una città, ma un bosco di conifere, con alberi inseriti ovunque, anche sopra le case, per fingere sia un progetto green, come va tanto di moda”.

E prosegue: “Le aree di afflusso e deflusso delle migliaia di tifosi, oggi molto ampie e prive di ostacoli per esigenze di ordine pubblico, diventano viottoli di campagna, che si perdono in mezzo ad un ameno parco divertimenti tipo Gardaland, pronto ad accogliere gli ultras inglesi con giostre e altalene ecosostenibili. E i nuovi edifici da costruire, quelli al centro del feroce dibattito sui volumi da consentire o meno alle società sono svaniti nel nulla, con un colpo di spugna, nemmeno abbozzati”.

Infine, come un vulcano in eruzione, conclude: “Trattano Milano come se stessero giocando a FarmVille. È di tutta evidenza che questo render si avvicina più a una suggestione, piuttosto che a un progetto realizzabile. Quindi perché diffondere qualcosa di immaginifico, senza alcun ancoraggio alla realtà? Quando si scelgono l’illusionismo e la finzione scenica significa che il prodotto da vendere è molto scadente. E che si tratta di una fregatura, una sòla. Lo dico da tempo, ma ogni giorno che passa questo appare sempre più evidente”.

Nuovo stadio, le polemiche. Corbani: “Hanno recato un’offesa”

Il portavoce del comitato Sì Meazza, Luigi Corbani, ha annunciato: “Il fondo Elliott e la società Suning con la pubblicazione del rendering di un presunto nuovo stadio hanno recato una offesa al sindaco, alla giunta, al consiglio Comunale e ai vari uffici che si sono occupati di questa telenovela, iniziata nel luglio 2019. Perché delle due l’una. O il rendering è del tutto fasullo, poiché descrive uno scenario in cui c’è lo ‘scatolone’ e solo verde attorno, non ci sono case né edifici nuovi o vecchi, solo verde e quindi non corrisponde a nessuna realtà. E dunque è una falsità. Oppure hanno rinunciato a costruire centri commerciali, albergo, e uffici, e quindi ci hanno fatto perdere del tempo. A maggiore ragione il sindaco dovrebbe dunque ritirare la delibera del novembre 2021. Anche perché dal novembre 2019 le due società stanno prendendo in giro il comune e gli uffici comunali“.

Nuovo stadio, le polemiche: il dibattito pubblico

Nella giornata di mercoledì 22 dicembre, nel corso di una commissione consiliare sul tema stadio, l’assessore all’urbanistica Giancarlo Tancredi ha precisato che le società Inter e Milano dovranno presentare al comune i documenti ufficiali della progettazione. Tancredi chiarisce: Pensiamo sia necessario chiedere alle squadre la documentazione ufficiale che sia idonea per avviare il dibattito pubblico e che questo venga fatto il prima possibile, ovvero entro gennaio. Non abbiamo ancora sondato con le squadre ma l’idea è quella di chiedere un documento o un aggiornamento dello studio di fattibilità per avviare il dibattito, con i numeri fondamentali e una relazione del progetto e sugli aspetti finanziari”.

Inoltre, ha aggiunto Il tema è capire le modalità del dibattito e anche i tempi, deve essere compatibile con il percorso procedurale speciale. Per questo credo che il termine debba essere quello di alcune settimane, una tempistica contenuta ma che permetta a tutti di esprimersi: bisognerà capire quando si dovrà avviare e dare un termine conclusivo”.

Il dibattito pubblico deve essere fatto prima della progettazione definitiva e prima dello studio di fattibilità. Attualmente lo studio di fattibilità basato sull’indice volumetrico è allo 0.51. Questa novità potrebbe obbligare i club a rivedere il rapporto tra costi e benefici dell’investimento.

Tancredi conclude: “Il progetto che tiene conto delle volumetrie allo 0.35 sarà radicalmente diverso da quello mostrato qualche mese fa. Se il rendering presentato corrisponderà al progetto reale, senza edifici alti e quantità di verde significativa, stiamo parlando di qualcosa che sta prendendo una forma che non ci si aspettava. Sembra un progetto impostato in modo molto diverso”.

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