Confesercenti evidenzia un crollo del turismo a Milano e in Lombardia.
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Gli albergatori confermano un calo del turismo nel capoluogo meneghino.
Turisti stranieri a Milano: il comunicato di Atr
Atr Milano, l’associazione degli albergatori milanesi in seno a Confesercenti, annuncia tramite un comunicato che “gli attuali flussi dei turisti stranieri portano a Milano pernottamenti di massimo una notte“ proseguendo poi “verso altre destinazioni, fuori regione”. A Milano “non sta avvenendo alcun ritorno dei turisti e nemmeno degli eventi che al massimo potranno avere luogo a settembre pur potendo ricominciare dal 1° luglio”.
Turisti stranieri a Milano: la parola a Rocco Salamone
Lunedì 28 giugno durante un evento all’hotel Tremezzo, sul lago di Como, Rocco Salamone -Presidente di Atr- ha spiegato “È assolutamente utile far sapere che la Lombardia è una destinazione sicura, ma è necessario ribadirlo non solo per i turisti stranieri di prossimità, ma anche per il mondo degli eventi e del turismo business che ruota attorno a Milano, che oggi soffre oltre modo una ripartenza che non la riguarda. Probabilmente i turisti svizzeri e tedeschi non hanno bisogno di ricevere il via libera con un evento pubblico per passare il weekend sulle sponde lombarde, sarebbe ben più importante farlo sapere alle aziende organizzatrici di congressi e fiere per evitare che gli eventi più rilevanti decidano di migrare in location con meno restrizioni”.
Turisti stranieri a Milano: i voli internazionali non bastano
Salamone ha poi proseguito spostando l’attenzione sui voli internazionali “Con il turismo di prossimità non si salva la stagione turistica, men che meno nelle grandi città. Assistiamo a un aumento degli arrivi internazionali, dato che molti più voli atterrano a Milano, ma i pernottamenti ci raccontano un’altra storia: sempre più spesso i pochi turisti internazionali passano una notte a Milano e provincia per riposarsi dal lungo viaggio per poi proseguire verso altre destinazioni, fuori dalla Lombardia. Si parla tanto di fare sistema ma si è persa l’opportunità di far dialogare Milano col resto del territorio, promuovendo magari dei pacchetti comprensivi di pernottamento in città e scoperta dell’hinterland“.
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