Domenico Rizzo ha lasciato il posto fisso, realizzando il suo sogno in via Varesina
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Il cambiamento di Domenico ebbe inizio vent’anni fa, quando prese la decisione di abbandonare il suo posto fisso come insegnante della scuola alberghiera per aprire qualcosa di sua proprietà.
Il ristoratore amplia gli spazi del suo “Bistrot Rizzo, Come a casa” durante la pandemia
Dalla Calabria a Milano. Il viaggio di Domenico “Mimmo” Rizzo gli ha permesso di cambiare la sua vita, realizzando il sogno nel cassetto: aprire una propria attività. L’insegna del suo locale in via Varesina -a una manciata di metri da Quarto Oggiaro- porta il nome di “Bistrot Rizzo, Come a casa”.
Il suo menù a base di pesce, prima della pandemia, ospitava 300 commensali al giorno, attirati anche dalle squisite brioche, sfornate durante tutto il lockdown e consegnate in tutta la città. Le sue specialità? Pesce e pasticceria, dove spicca il suo panettone artigianale.
Rizzo decide di espandersi, e nel mese di novembre 2021, inaugura il ristorante “Nonna Vittoria”: carne alla griglia di prima scelta e pasta fresca tradizionale.
Il ristoratore amplia gli spazi in pandemia: nasce Nonna Vittoria
Nella sua squadra, a conduzione famigliare, sono coinvolte anche le sorelle. Rizzo evidenzia “Milano mi ha dato tanto e così nei miei ristoranti ci si deve sentire ’come a casa’, appunto. C’è l’artigianalità in queste mura, che devono essere sempre accoglienti. È quello che cerco di trasmettere a tutta la mia brigata”. Oltre ai 5 famigliari sono presenti 16 dipendenti.
Il ristoratore amplia gli spazi in pandemia: le parole di Rizzo
Mimmo Rizzo afferma: “In tempi di Covid, nonostante le difficoltà, ce la siamo cavata e investiamo. Accanto a noi, in quella che non è più periferia, tantissime multinazionali hanno aperto uffici, è la Milano del cambiamento. Non sono ancora rientrati tutti dallo smart working, ma sono rimasti legati, tornano lo stesso. Credo sia la scelta giusta continuare a investire qui, nella periferica, ma non troppo, ’Varesina’”.
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