Dopo 12 anni di attività, il Blues House è stato costretto a comunicare la chiusura definitiva: troppe le spese per riaprire dopo tre mesi.
Tra i locali di Milano che dopo l’emergenza coronavirus non riapriranno più i battenti e si avvieranno alla chiusura definitiva c’è anche il Blues House. Ad annunciare lo spegnimento dell’insegna blu sono stati gli stessi gestori sulla loro pagina Facebook ammettendo di essere stati costretti ad arrendersi a causa della pandemia che li ha messi in ginocchio.
Il Blues House di Milano chiude
“Cari Amici e cari Rockers, siamo alquanto dispiaciuti nel comunicarvi che l’avventura del Blues House si conclude qui“. Inizia così il post di rammarico con cui i titolari hanno comunicato la chiusura dell’attività dopo dodici anni di gestione di concerti ed eventi. Hanno infatti spiegato che nonostante abbiano cercato una via che potesse portare ad una riapertura, non c’è stato modo di far fronte a tutte le spese.
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Una scelta che hanno definito durissima ma che non avrebbe potuto essere diversa data la mancanza di risorse “per poter resistere così a lungo nella speranza di una ripresa, che al momento, non ha né una data né modalità certe“. Tanti i ringraziamenti che i gestori del Blues House hanno posto alla fine del loro comunicato.
Oltre ai collaboratori, tra cui scuole di musica e promoter, ci hanno tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno avuto a che fare con il locale e con cui hanno tanti ricordi da custodire gelosamente. Ma anche tutte le band che hanno creduto in loro e insieme al cui duro lavoro e fiducia sono riusciti a mantenere vivo un locale da molti considerato finito già nel lontano maggio del 2008.
“Auguriamo a tutti di continuare a partecipare a tanti concerti e di vivere tante emozioni quanto prima grazie alla musica dal vivo. Magari ci troveremo, come le star, a bere del whisky sotto ad un palco“, hanno concluso.