L’Unione Sindacale di Base Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale per la giornata di venerdì 11 novembre.
A Milano rischiano di fermarsi i treni delle quattro linee metropolitane di Atm, i bus e i tram. L’agitazione durerà 4 ore, ma non sono stati ancora comunicati gli orari effettivi della manifestazione.
Usb rende noto: “Gli autoferrotranvieri si fanno protagonisti nel grido di rabbia dei lavoratori sottopagati, precari e cittadini sul quale si riversano tutte le conseguenze dell’attuale crisi economica. Dalla gestione della pandemia, alle scelte guerrafondaie, il carovita, le bollette da rapina e la speculazione, si fa sempre più strada una politica che mette a dura prova la tenuta dell’intero sistema paese già martoriato, negli ultimi vent’anni, dalle scellerate politiche che hanno affossato salari e stato sociale”.
L’obiettivo è chiedere un aumento degli stipendi, una maggiore stabilità per gli autoferrotranvieri che sono stati messi a dura prova negli ultimi anni, i quali non sono più disposti a lavorare con pesanti carichi di lavoro non retribuiti abbastanza.
Nella nota diffusa online dal sindacato Usb si legge: “È necessario abbandonare la perversa politica e cultura dell’invio delle armi in Ucraina e dare priorità alle problematiche del lavoro: risolvere le difficoltà dei lavoratori che con 1200 euro al mese sono diventati i nuovi poveri ed intervenire con fermezza e senza indugio per fermare la strage di morti sul lavoro, investendo sulla sicurezza ed inserendo il reato di omicidio sul lavoro”.
Per salvare i trasporti italiani dalla deriva è necessario un cambio radicale.
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