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In tutta Italia, come a Milano, i prezzi dei carburanti sono schizzati alle stelle.
Risulta ormai impossibile spendere meno di due euro per un litro di benzina. In crescita anche il gasolio: sfiorati i due euro per un litro di diesel.
Il costo della benzina si aggira tra i 2,03 e i 2,18 euro, mentre all’interno della circonvallazione oltrepassa i 2,30 euro.Situazione imbarazzante anche nei distributori legati ai supermercati dell’hinterland, solitamente i più convenienti; attualmente, alla Iper Station di Arese un litro di benzina costa 2,035 euro.
L’avviso di embargo da parte di Stati Uniti e Regno Unito sui prodotti energetici provenienti dalla Russia ha comportato un aumento delle quotazioni: il Brent, petrolio estratto dal mare del Nord, raggiunge quota 130 dollari al barile, ingestibili le quotazioni del gasolio. Nonostante l’accisa sul gasolio sia più bassa rispetto a quella sulla benzina (rispettivamente 0,617 euro/litro e 0,728), il costo del diesel supera quello della senza piombo.
L’ultima batosta è arrivata nella giornata di mercoledì 9 marzo, quando Eni ha deciso di aumentare di 14 centesimi al litro i prezzi della benzina e di 24 centesimi al litro quelli del gasolio:
A causa dei prezzi sopraccitati, le imprese di autotrasporto stanno riflettendo se lasciare fermi i propri mezzi nei piazzali per evitare di lavorare in perdita.
Il mondo degli autotrasportatori è oppresso dal caro-carburanti; richieste nuove misure di emergenza per affrontare la situazione, in caso contrario verrà indetto uno sciopero. A partire dal 19 marzo, manifestazioni in tutta Italia.
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