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Il futuro di Atm post Covid: le linee guida dell’azienda

Il direttore generale di Atm indica le strategie da adottare per il futuro

Atm Milano, cosa accadrà dopo l'emergenza Covid

A causa della pandemia di Covid-19, saranno necessari altri 5 anni prima che il flusso di passeggeri torni alla normalità. Prima della diffusione del virus sui mezzi pubblici viaggiavano in media 2,3 milioni di passeggeri al giorno: da qui ai prossimi 5 anni, il calo è di circa 345mila passeggeri giornalieri.

Atm post Covid, Giana: “Tornare al pareggio di bilancio nel 2022

Nella giornata di martedì 18 gennaio, nel corso della commissione consiliare congiunta controllo enti partecipati e mobilità, ambiente, il direttore generale di Atm Arrigo Giana è intervenuto sullo stato di salute della società meneghina, indicando le linee guida per il futuro dell’azienda. Giana afferma: “Arriviamo da una situazione del 2020 pesantemente segnata dalla pandemia con una perdita complessiva in termini di risultato netto superiore ai 60 milioni di euro. L’obiettivo nel 2021 in termini di budget era di un miglioramento, di ridurre la perdita del 30-35%, arrivando a 40 milioni di perdite, ma secondo i dati del preconsuntivo la perdita potrebbe essere dimezzata. Contiamo, quindi, di poter chiudere con una perdita, ma dimezzata rispetto a quello che avevamo previsto, ovvero intorno a una ventina di milioni di euro, con l’obiettivo di tornare al pareggio di bilancio nel 2022“.

Atm post Covid: i progetti

I progetti per il futuro rimangono invariati: l’azienda mira a diventare “un’eccellenza riconosciuta” a livello nazionale e internazionale, grazie ad un servizio caratterizzato dalla centralità del cliente, contribuendo così a rilanciare la città di Milano e a promuovere la diffusione di una “cultura aperta alla diversità e all’inclusione”. Inoltre, Atm è in corsa per costruire una nuova metro tranvia a Bologna; Giana dichiara: “L’insieme di queste competenze sarà secondo noi un elemento commerciale per quanto riguarda Atm. L’idea è di andare a vendere e proporre pacchetti ad altre città, simili a quelli che già stiamo gestendo“.

Atm costruirà nel capoluogo lombardo altri tre depositi per i propri mezzi, ideati in virtù delle esigenze dei mezzi elettrici: uno sarà in viale Toscana, composto da due piani totalmente sotterranei, con l’idea di ‘occupare’ la superficie con spazi da destinare alle persone e alla comunità. Per quanto riguarda l’idrogeno, Atm dovrà valutare le varie opportunità che si presenteranno con i finanziamenti europei.

Atm post Covid: il MaaS e lo Smart Parking

Tra gli investimenti, emergono i 31 milioni di euro stanziati per due progetti importantissimi: il MaaS e lo Smart Parking. L’Unione Europea, tramite il PNRR, ha finanziato il MaaS -Mobilità come servizio-, ovvero una piattaforma digitale sulla quale sarà possibile acquistare biglietti e pianificare i propri spostamenti scegliendo e combinando ogni tipo di mezzo di trasporto, come i mezzi Atm, il passante ferroviario, il taxi e i mezzi in sharing. Lo Smart Parking, invece, prevede l’uso di sensori e lettori ottici per gestire la sosta su strada sulle strisce blu. I sensori riusciranno a segnalare in tempo reale se lo stallo in questione è libero o occupato e ridurranno l’alto tasso di evasione, perché saranno in grado di rilevare la durata della sosta e se essa sia conforme alla tariffa pagata.

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