L'area dell'ex Palasharp accoglierà un'arena per ospitare l'hockey femminile in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, ma anche concerti.
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Lampugnano, martedì mattina è stato indetto il sopralluogo all’ex Palasharp per la commissione comunale sulle Olimpiadi invernali del 2026. Il presidente della commissione, il leghista Gabriele Abbiati “Negli anni a venire l’ex Palasharp sarà una specie di sorvegliato speciale”.
Ex Palasharp: i lavori
Le parole di Abbiati si riferiscono ai lavori sui quali pende un ricorso al Consiglio di Stato, con udienza il 30 settembre. Lavori che non potranno partire prima dell’udienza del Consiglio di Stato. I lavori pubblici, si sa, richiedono determinate tempisitche ed eventuali proroghe sono sempre dietro l’angolo. Basteranno quindi cinque anni per ultimare l’opera?
Ex Palasharp: dall’hockey ai concerti
La parte metallica della struttura già esistente, sarà riutilizzata. L’ingresso troverà posto vicino alla stazione della metropolitana e il palazzetto avrà pannelli solari e un collegamento con il sistema di teleriscaldamento. Un’ulteriore premura verrà effettuata in merito all’intervento di abbattimento acustico per evitare fastidi al vicinato.
La capienza della struttura apporterà modifiche in base all’evento in programma: ammesse circa 5000 persone per l’hockey, poco più di 6000 per tennis e pallavolo e circa 7000 per concerti e spettacoli.
Ex Palasharp: anticipazioni
Il progetto per l’ex Palasharp proposto da Ticketone-Mca lascia presagire similitudini con lo Zenith Music Hall. Il teatro -con sede a Strasburgo– è stato progettato dagli architetti italiani Massimiliano e Doriana Fuksas. Utilizzato come arena sportiva segue uno stile espressionista postmoderno.
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