Mi rendo conto che quello che sto per scrivere risulterà un po’ banale ai più, e me ne scuso in anticipo. Però vorrei chiedere, con un certo ritardo, a Zlatan Ibrahimovic: perché mai non hai zittito Old Trafford con la stessa protervia con la quale hai chiesto di tacere ai tuoi tifosi in quel di San Siro?
E così, mentre Cristiano Ronaldo tappava, lui sì, la bocca dei fan interisti con la marcatura che metteva in cassaforte il passaggio del turno dei ‘red devils’, la tua unica rete siglata nella manifestazione più importante, in quella nella quale eri veramente chiamato a fare la differenza, risultava quella totalmente inutile segnata nel finale della partita con il Werder Brema, peraltro persa 2-1, e decisiva, questo sì (la sconfitta) nel costringere l’Inter a beccarsi proprio il Manchester negli ottavi. Totale del tuo impegno europeo: 8 presenze e 1 gol. Non sei mai stato decisivo.
Ma passiamo al campionato. Probabilmente ‘Ibracadabra’ sarà anche stato decisivo qui, ma nell’affossare le squadre di secondo livello. Basta vedere la tabella che ho compilato per rendersene conto. Lo svedese di origine slava non è stato in grado di segnare né contro il Milan né contro la Juventus, al momento seconda e terza in classifica, mentre con Fiorentina e Genoa, terza e quarta, ha realizzato tre marcature nel girone di ritorno. Mi perdoneranno i tifosi della Roma se non ho inserito la ‘Lupa’ nel conteggio, ma la squadra giallorosa di quest’anno, non lo dico io ma i risultati, non è formazione di prima fascia.
Le statistiche di Ibra appaiono desolanti in tutta la loro evidenza specie se raffrontate a quelle di Andryi Shevchenko nella stagione 2003-04, quella dell’ultimo scudetto del Milan, in cui il bomber rossonero, contro le concorrenti più accreditate al titolo, realizzò esattamente il doppio delle reti di Zlatan quest’anno (6 contro 3). Insomma, Ibrahimovic è decisivo, questo sì, nell’abbattere le squadre più deboli (“Vile, tu uccidi un uomo morto”, avrebbe sentenziato qualcuno).
I gol ‘decisivi’ del ‘nostro’ non sono fra l’altro poi così tanti. Quest’anno i suoi ‘game winning gol’ (quelli cioè che risultano decisivi ai fini della vittoria) sono stati realizzati con Roma, Palermo, Chievo, Lecce, Genoa, Fiorentina e Lazio, ovvero soltanto in 7 dei 23 successi nerazzurri. Ciò significa che nelle altre occasioni, giusto per essere chiari, lo svedese-slavo ha solo arrotondato un punteggio già deciso o ha segnato in occasioni di partite conclusesi con una sconfitta o con un pareggio. Ne emerge in definitiva un quadro meno ‘devastante’ di quello che lo stesso Ibrahimovic vorrebbe fare credere al pubblico di San Siro e/o ai suoi prossimi acquirenti. Quindi, tirando le somme, prima di fare star zitti i tuoi tifosi, vedi magari di ridurre al silenzio quelli delle squadre che devi battere veramente per ottenere quei trofei a cui tanto aspiri, ok?
Così Ibrahimovic quest’anno con le prime 5 della classifica (a lato i gol segnati)
28/09/08 Milan-Inter 1-0 –
26/10/08 Inter-Genoa 0-0 –
29/10/08 Fiorentina-Inter 0-0 –
22/11/08 Inter-Juventus 1-0 –
15/02/09 Inter-Milan 2-1 –
07/03/09 Genoa-Inter 0-2 1
15/03/09 Inter-Fiorentina 2-0 2
18/04/09 Juventus-Inter 1-1 –
Così Shevchenko nel 2003-04 con le prime 5 della classifica (a lato i gol segnati)
05/10/03 Inter-Milan 1-3 1
01/11/03 Milan-Juventus 1-1 –
09/11/03 Parma-Milan 0-0 –
06/01/04 Roma-Milan 1-2 2
21/02/04 Milan-Inter 3-2 –
14/03/04 Juventus-Milan 1-3 1
20/03/04 Milan-Parma 3-1 1
02/05/04 Milan-Roma 1-0 1