Il Milan deve ancora una volta rimandare l'appuntamento con il primo successo interno in campionato.
A San Siro nell'anticipo serale dell'undicesimo turno i rossoneri si vedono imporre un pareggio a reti inviolate dal Torino.
Si sente parlare di tabù e di maledizioni chiudendo gli occhi di fronte a dati di fatto ineluttabili. Il Milan, già l'anno scorso in questo stesso periodo, aveva palesato problemi tra le mura amiche raccogliendo nelle prime sei uscite casalinghe 7 punti. Solo la decisione presa a gennaio da Ancelotti di tornare all'albero di Natale con lo spostamento di Seedorf a ridosso di un'unica punta e soprattutto l'arrivo di Ronaldo avevano consentito al Milan di risalire la china. Oggi con fuori Ronaldo le prestazioni pur brillanti di Seedorf in cabina di regia non sono più sufficienti perché Kakà in casa nel 2007 continua a far registrare un incredibile zero alle voci gol su azione (ultima rete il 20/12/2006 contro il Catania) e assist (ultimo il 12/11/2006 per Brocchi contro la Roma).
La formazione di Ancelotti contro il Torino offre, nel complesso, una buona prestazione nel corso della prima frazione ma spreca con Gilardino (16'e 19') due splendide palle-gol confezionate da Seedorf. Al resto ci pensa Sereni. L'estremo difensore granata, sempre ben posizionato, si oppone poco prima dell'intervallo a una conclusione dal limite dell'area di Pirlo. Nella ripresa il Milan non riesce più a sostenere ritmi di gioco elevati. Il Torino, pericoloso con Di Michele al 51', controlla agevolmente i tentativi dei rossoneri che possono però legittimamente lamentarsi per la mancata concessione di un penalty per una spallata rifilata in piena area di rigore da Natali ad Ambrosini. L'ultima opportunità la crea al 77', ancora una volta, l'unico vero trequartista della squadra: Seedorf (prima di essere sorprendentemente sostituito) spedisce Inzaghi solo davanti a portiere con un delizioso servizio in verticale ma l'attaccante, una vola eluso Sereni in uscita, colpisce solo l'esterno della rete.