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Processo Expo, la Corte d’Appello conferma: “Beppe Sala commise falso”

Processo Expo, la Corte d'Appello di Milano conferma il reato del Sindaco: "Beppe Sala commise falso". Ma il reato è prescritto.

beppe sala expo
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Beppe Sala, in qualità di Commissario unico delegato del governo per Expo, è “Colpevole di falso ideologico e materiale in atto pubblico“. Lo dichiara la Corte d’Appello di Milano. Il reato è ormai prescritto.

Processo Expo: Beppe Sala colpevole

La difesa di Beppe Sala, coinvolto nel processo Expo, aveva chiesto l’assoluzione del Sindaco di Milano, accusato di aver commesso un falso. La Corte d’Appello di Milano però conferma l’accusa di reato.

I giudici dichiarano “pacifica la falsità della data apposta sugli atti sottoscritti da Sala” tuttavia l’azione commessa dal Sindaco “non può essere ritenuto innocuo e dunque privo di rilevanza penale”, confermando così il reato di Sala.

Il Sindaco Sala quindi commise reato quando nel 2012, in qualità di Commissario per Expo, firmò due documenti con una data falsa, per sostituire i due commissari incompatibili con la gara d’appalto della Piastra dell’Expo, l’appalto più importante dell’evento. Il Sindaco, nella prima udienza, aveva spiegato di aver apposto una data falsa per timore di non far partire l’evento per i tempi previsti. Ecco perché nella sentenza i giudici dichiaravano il Sindaco colpevole, perché consapevole delle illecite retrodatazioni”, ma di aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale”. Proprio su quest’ultima dichiarazione dei giudici si sarebbe mossa la difesa di Sala, per chiedere la sua assoluzione in formula piena. Il reato invece è stato confermato anche se prescritto.

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