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Folla in piazza Duomo, Maran: “Nuova ondata per lo shopping?”

Folla in piazza Duomo e assembramenti in centro. Critica di Maran alle istituzioni: "Ha senso una nuova ondata per lo shopping?"

folla piazza duomo
folla piazza duomo

L’assessore Maran dice la sua sulla folla che si è concentrata in Piazza Duomo e nel centro di Milano la domenica del 13 dicembre, primo giorno dall’ingresso della città in zona gialla. Ha davvero senso rischiare una nuova ondata per qualche giorno di shopping e vacanza?Commenta l’assessore.

Maran e la folla a Piazza Duomo

L’assessore Maran ha voluto invitare le istituzioni a valutare quanto accaduto la domenica del 13 dicembre a Milano, dove in piazza Duomo e in generale nel centro di Milano una folla di gente si è assembrata per lo shopping e vivere l’atmosfera natalizia. “Ha davvero senso rischiare una nuova ondata per qualche giorno di shopping e vacanza?” chiede l’assessore, prima di sottolineare di parlare in prima persona e di non farsi portavoce per il comune di Milano.

Le strade di ogni città sono strapiene con assembramenti enormi che, anche se quasi tutti indossano le mascherine, possono creare le condizioni per una terza ondata (o forse solo per il rilancio dell’onda ancora in corso)” spiega Maran che rintraccia la causa di tutto ciò non nei cittadini. “Sono cose che stanno avvenendo nel pieno rispetto delle norme vigenti perché oggi le voci forti son quelle di chi dice che bisogna riaprire tutto, consentire ogni spostamento, le vacanze invernali, i ristoranti” spiega Maran.

Ognuno ha le sue ragioni e necessità -continua Maran- così come chi propone di riaprire e a volte ha le sue convenienze politiche, ma il risultato è che in due settimane possiamo giocarci mesi di sacrifici. Io credo che quello che vediamo sia uno sbaglio, che convenga avere un dicembre tranquillo, limitare fortemente le occasioni di socialità e di shopping massivo, che sia un sacrificio accettabile passare le festività solo con gli affetti più stretti se questo ci consentirà di evitare un inizio del 2021 con restrizioni come quelle che subiamo da ottobre.”

L’assessore poi conclude: “le istituzioni debbano concentrarsi sul messaggio principale da lasciare ai cittadini: se non è indispensabile uscire è meglio non farlo.”

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