Meritocrazia. Quante volte si è sentita ripetere questa parola nel corso delle ultime tornate elettorali -e non solo- dal Pdl, il partito che si è fatto promotore della battaglia per il riconoscimento del giusto merito?
Dopo aver infilato una ex Coloradina nel Consiglio Regionale un altro illustre esempio di coerenza lo dà la rossa Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo.
Qualche mese fa l'Automobile Club, l'ente che gestisce il Gp di Monza e un "appetitoso patrimonio immobiliare" come segnala Repubblica, è stato commissariato (fonte immagine).
Così la Brambilla, che si è evidentemente presa a cuore la questione, ha subito nomina commissario straordinario Massimiliano Ermolli, 38 anni, figlio di uno degli uomini più vicini al premier. Ha riservato inoltre anche un posto di riguardo per Geronimo La Russa, figlio del ministro della Difesa, e uno anche per il suo fidanzato, Eros Maggioni.
Che animo nobile. Ora: non si mettono in discussione le capacità dei singoli, bensì le modalità delle nomine. Ne ha parlato anche Sostenibile.
Infatti nella nuova lista ci sono anche due dei dimissionari che hanno fatto cadere il vecchio consiglio: Michele Nappi e l'avvocato Gian Galeazzo Monarca.
Pier Lorenzo Zanchi, ex presidente del consiglio direttivo, accusa:
"Dimissioni non motivate. Poco prima avevo accusato i manager di Sias, la Società incremento automobili e sport che gestisce l'autodromo. Avevo parlato di rischio fallimento, perché l'80% del fatturato è legato alla Formula 1. Le dimissioni a catena servivano solo a provocare il commissariamento, il primo dell'Aci di Milano"
Commissariamento che è proprio cascato a fagiolo. L'altra lista in gara, "Per la trasparenza", non è stata ammessa dallo stesso commissario Ermolli per 'vizi di forma'. La decisione ha provocato un ricorso al Tar:
"Ci sono stati comportamenti e decisioni che potrebbero far ravvisare ipotesi di reato. La procura esaminerà se vi sono gli estremi per l'azione penale"
L'Aci però rispedisce al mittente le accuse come leggiamo sul Corriere. Massimiliano Ermolli ha spiegato:
"Non esiste nessun conflitto d'interesse. Lavoriamo da 15 anni con Aci Italia, non con Aci Milano"
Ah beh. Ermolli ha aggiunto sugli altri nomi in lista che è sicuro che "si tratta di persone legate agli interessi del territorio".
Talmente legate al territorio che Eros Maggioni si sarebbe associato alla sezione milanese dell'Aci solo 48 ore prima dell'indizione delle elezioni.
Anche se risiede a Lecco.
Ora la magistratura dovrà verificare.