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La trasformazione del quartiere Cimiano: un laboratorio di creatività

Un'esposizione innovativa che unisce design e comunità per un futuro migliore.

Immagine del quartiere Cimiano in trasformazione creativa
Scopri come il quartiere Cimiano si trasforma in un centro di creatività.

Un laboratorio di immaginazione per il quartiere di Cimiano

Dal 26 febbraio, il quartiere di Cimiano a Milano si trasforma in un laboratorio di creatività grazie all’iniziativa “La Quinta Stagione”. Dieci progettisti di fama sono stati invitati a esplorare e reinterpretare il passato, il presente e il futuro di questa comunità attraverso progetti visivi innovativi. La mostra, ospitata presso la non profit Assab One, non è solo un’esposizione, ma un vero e proprio incubatore di pratiche rigenerative e attività inclusive.

Riflessioni sul passato e sul presente

Il curatore Davide Fabio Colaci sottolinea l’importanza di considerare i simboli, le architetture e le persone che compongono il quartiere. I progetti presentati non si limitano a delineare una visione futura, ma fungono anche da strumenti di riflessione sulle trasformazioni che hanno caratterizzato Cimiano nel tempo. Tra i progettisti coinvolti, nomi noti come Studio Binocle e Formafantasma, che porteranno le loro idee per un futuro sostenibile e inclusivo.

Un’esperienza interattiva per tutte le generazioni

La mostra si distingue per l’uso di dispositivi retroilluminati, i Dresswall, che raccontano la storia del quartiere e invitano i visitatori a partecipare attivamente. Momenti di condivisione e laboratori saranno organizzati per coinvolgere tutte le fasce d’età, permettendo a ciascuno di contribuire con le proprie idee. Questo approccio mira a creare un dialogo aperto tra le generazioni, rafforzando il senso di comunità e appartenenza.

Un progetto a lungo termine per la comunità

“La Quinta Stagione” non è un evento isolato, ma parte di un percorso di ricerca che si svilupperà nei prossimi due anni. Attraverso mostre, laboratori e iniziative, il progetto si propone di promuovere i linguaggi dell’arte come strumenti di pensiero critico e responsabilità civile. L’obiettivo è sensibilizzare la comunità alla cura del proprio territorio e al rispetto delle diversità, creando un futuro migliore per tutti.

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