Un'importante fase del restauro degli affreschi di Leonardo da Vinci per le Olimpiadi 2026.

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Il restauro della Sala delle Asse: un’opera senza tempo
La Sala delle Asse, progettata da Leonardo da Vinci per il Castello Sforzesco di Milano, sta per vivere una nuova vita grazie a un restauro che promette di riportare alla luce la magnificenza di quest’opera. Il Comune di Milano ha recentemente pubblicato un bando per i lavori di restauro degli affreschi, con una base d’asta di 942.491,28 euro. Le offerte dovranno pervenire entro le 13 del 20 gennaio, con apertura il giorno successivo, in vista di un obiettivo ambizioso: riaprire la sala in tempo per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina nel febbraio 2026.
Un percorso di scoperta e valorizzazione
Il restauro della Sala delle Asse non è un progetto nato ieri. Infatti, il lavoro di studio e recupero è iniziato nel 2006, rivelando nel tempo sorprese inaspettate. La sala, situata nella torre angolare a Nord Est, è stata un luogo di lavoro per Leonardo e altri artisti, ma il suo destino è cambiato nel corso dei secoli. Dalla sua trasformazione in caserma nel Cinquecento, fino al restauro ottocentesco di Luca Beltrami, la sala ha subito numerosi interventi che ne hanno alterato l’aspetto originale.
Le scoperte che sorprendono
Durante le analisi esplorative del 2006, sono emersi disegni preparatori e monocromi attribuiti a Leonardo, rivelando un progetto decorativo che mirava a far ‘scomparire’ le pareti della sala, creando un effetto di continuità con il paesaggio esterno. Nel 2015, in occasione di Expo, la sala è stata aperta al pubblico, attirando 350mila visitatori grazie a una mostra che ha messo in luce il ‘Leonardo ritrovato’. Tuttavia, i lavori di ricerca si sono interrotti nel 2019 e nel 2020, per consentire la fruizione della sala in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte del maestro.
Il futuro della Sala delle Asse
Oggi, il restauro entra nella sua fase finale, che comprende il restauro conservativo della volta, la messa in sicurezza delle opere a carboncino e il lavoro sul pavimento. L’obiettivo è non solo quello di preservare l’opera, ma anche di progettare un allestimento che possa valorizzare ulteriormente la bellezza e la storia di questo luogo straordinario. Con la riapertura prevista per le Olimpiadi, la Sala delle Asse si prepara a tornare al centro dell’attenzione, pronta a raccontare la sua storia e quella di Leonardo da Vinci a un pubblico sempre più vasto.