“Sempre caro mi fu quest’ermo colle“, questo è forse l’incipit più famoso della letteratura italiana di inizio ‘800.
Avete capito di che poesia stiamo parlando? Si tratta de L’infinito di Giacomo Leopardi e dalla sua composizione sono passati 200 anni. La città di Milano renderà omaggio al poeta Leopardi con diversi eventi nei maggior centri culturali della città e la mostra Giacomo Leopardi: Infinito Incanto.
La città di Milano è particolarmente legata al poeta di Recanati, infatti, la Biblioteca Sormani ospita il Fondo Leopardiano con moltissime opere ed edizioni particolari dei suoi scritti.
Per i 200 anni dalla composizione de L’infinito, il manifesto della poesia leopardiana, è stata organizzata la mostra Giacomo Leopardi: Infinito Incanto. La mostra è aperta al pubblico dal 9 novembre 2019 all’8 febbraio 2020 presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, sede della biblioteca. La poesia fu pubblicato per la prima volta proprio a Milano sulla rivista Il Nuovo Ricoglitore, edita da Antonio Fortunato Stella. Per gli amanti della poesia e della letteratura questa è una delle mostre di Milano del 2019 da non perdere.
L’esposizione si compone di edizioni a stampa e da manoscritti dalle raccolte della Biblioteca Sormani, da lettere autografe di Giacomo Leopardi all’editore Antonio Fortunato Stella provenienti dalla Biblioteca Nazionale Braidense, da una lettera di Pietro Brighenti, corrispondente bolognese del poeta e confidente segreto della Polizia Austriaca con il nome in codice di Luigi Morandini, proveniente dall’Archivio di Stato di Milano, nonché da un ricco apparato iconografico. L’inaugurazione della mostra è fissata per le ore 17.00 di venerdì 8 novembre 2019.
L’esposizione è poi aperta al pubblico a ingresso gratuito nei seguenti orari di apertura: 15.00-19.00 dal lunedì al venerdì; 9.00-12.30 sabato; chiuso domenica e festivi.
La mostra dedicata a Leopardi è curata da William Spaggiari, professore ordinario di Letteratura italiana dell’Università degli Studi di Milano. Ci sarà la possibilità per appassionati e curiosi di osservare pagine inedite, documenti rari e le prime edizioni originali de I Canti di Leopardi.
Il focus dell’evento sarà quello di capire meglio il rapporto di quello che fu forse il più grande poeta italiano e la città di Milano, cioè in che modo Leopardi e questa città hanno saputo comunicare e quanto lo abbia influenzato nel suo iter letterario.
In realtà, sappiamo che l’incontro tra la grigia Milano e il poeta del pessimismo cosmico non sia stato poi così felice, infatti, il clima freddo e umido della città non fece altro che aggravare le già precarie condizioni di salute di Giacomo.
Eppure egli le aveva riconosciuto il merito di essere una delle uniche città italiane dove avrebbe potuto avere la possibilità di consacrare la sua gloria letteraria in quanto centro culturale e accademico del Bel Paese. Fu grazie Milano che le sue opere furono divulgate e conosciute in tutt’Italia e fu merito dell’editore Fortunato Stella, uno dei primi a credere nel suo genio letterario.