“Book City Milano abbandona le librerie indipendenti e si affida all’e-commerce di Ibs e Feltrinelli”.
Questo il post pubblicato su Facebook dall’Associazione Librerie Indipendenti Milano.
Collaborare a BookCity Milano significa molto lavoro non solo nel periodo del festival ma prima, durante e dopo, lavoro fatto di programmazione, di riunioni, di ordini, come ha scritto l’associazione delle Librerie Indipendenti di Milano, che nel post ha raccontato collaborare “con BookCity Milano sin dalla sua seconda edizione, nel 2013. In tutti questi anni (e negli ultimi due con la collaborazione anche delle librerie di Ali Associazione Librai Italiani) abbiamo lavorato con grande impegno alla kermesse milanese dell’editoria al fine di rendere possibile l’acquisto dei libri presentati durante i tantissimi eventi.
Un lavoro che non si esaurisce solo nei giorni di BookCity, ma anche nei mesi che precedono e che seguono la manifestazione con riunioni, pianificazioni, ordini, rese, etc… Un lavoro molto faticoso e con margini bassissimi, ma entusiasmante perché ci permetteva di lavorare gomito a gomito con i nostri colleghi e di svolgere un servizio per la nostra città e per i lettori”.
Neanche il Covid aveva fermato la frenetica organizzazione di BCM: “abbiamo partecipato a tutte le fasi preparatorie con il Comitato promotore di BCM e la produzione ArtsFor fino a quando in ottobre è stato deciso che questa edizione sarebbe stata solo online in ottemperanza alle misure di tutela della salute collettiva.
Da allora non abbiamo più ricevuto comunicazioni da Bookcity, ma tre giorni fa ci accorgiamo che dentro tutti gli eventi di BCM è apparso per l’acquisto del libro oggetto della presentazione il bottone “compra” su IBS.it (e poco dopo anche laFeltrinelli.it)”.
Una grandissimi delusione per l’Associazione Librerie Indipendenti Milano: “Siamo delusi e amareggiati del trattamento che BCM riserva alle librerie indipendenti della città dopo 7 anni di collaborazione e in un momento difficilissimo per le librerie fisiche nella zona rossa. Librerie che nonostante le difficoltà, la crisi e il lockdown restano aperte, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, per svolgere un servizio essenziale al territorio e continuare ad essere presenti nei quartieri e vicine ai loro lettori”.
Non è infatti sufficiente la mera indicazione “Tutti i libri presentati a Bookcity Milano sono in vendita nelle librerie milanesi, aperte secondo le normative vigenti”, aggiunta su proposta della LIM, è una prima “pezza” su uno strappo evidente e che riteniamo non sufficiente, vista la contemporanea presenza dei bottoni per l’acquisto diretto sulle piattaforme online citate. Abbiamo anche chiesto a BCM l’inserimento di un altro bottone per l’acquisto online su BookDealer, la piattaforma delle librerie indipendenti cui moltissime librerie milanesi sono iscritte.
Ma non abbiamo ricevuto risposta”.