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Francesca, la libraia di Milano che si reinventa cantastorie

La libraia di Mamusca, in zona Dergano a Milano, si è inventata un modo di avvicinarsi ai bambini durante la pandemia diventando cantastorie.

libraia cantastorie
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A Milano, durante la pandemia la libraia Francesca è diventata anche cantastorie. In giro per parchi, cortili e giardini della città, raccoglie attorno a sé lo stupore dei bambini.

Francesca, libraia cantastorie di Milano

Il suo percorso inizia nella libreria di Dergano – nord Milano -, Mamusca, aperta nel 2013 anche come caffè-bistrot. Ma durante i mesi del lockdown per Covid, Francesca ha dovuto pensare a qualche valida alternativa agli eventi che normalmente teneva nella sua libreria. Nasce così “Fuori i libri”, il progetto di proposte librarie ma anche di “delivery“.

Si tratta di letture a domicilio, che non solo permettono alla libraia cantastorie di Milano di farsi conoscere nei quartieri della città, ma danno anche ai bambini affamati di vita e con tanta voglia di incontrarsi la possibilità di farlo all’aria aperta.

Ma non c’è solo questo: durante i mesi del lockdown il quartiere di Dergano ha manifestato un grande interesse verso le iniziative di Mamusca, inviando talvolta anche delle storie registrate che poi Francesca ha pubblicato sul sito della libreria. La voglia di condivisione è tanta.

Come funziona?

Durante i mesi più duri, e ancora adesso, Francesca si è armata di un triciclo attraverso il quale trasporta i libri che leggerà. Tutti oggi possono mettersi in contatto con lei per vivere l’esperienza della storia a domicilio, basta scrivere su Whatsapp al numero 3391960550 e indicare il numero di piccoli partecipanti e i temi preferiti – avventure, storie che fanno ridere, racconti d’amore. La lettura della libraia cantastorie di Milano è gratuita, ma si richiede un ordine in libri di 30 euro: nulla che non valga la pena spendere in cultura e vita sociale. Francesca è disposta a portare con sé i suoi libri in tutta la città, che ormai inizia a conoscerla molto bene.

Ma non credete che il pubblico di ascoltatori-lettori sia solo composto dai più piccini: anche i ragazzi fino ai 18 anni hanno avuto il piacere di prendere parte alla sua iniziativa; così come le mamme dei bimbi, anche quelli appena nati.

E’ bello leggere di idee di questo tipo quando ormai, la città di Milano, è quasi totalmente immersa nello smartworking. E infatti, Francesca tiene a sottolineare quanto sia importante in questo momento “riappropriarsi dello spazio pubblico”: basta anche sedersi al parco, sull’erba, o in strada.

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