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Partiti i lavori di ristrutturazione dei bagni alla scuola Gianni Rodari di Bareggio

Al via i lavori di rifacimento dei bagni alla scuola Gianni Rodari di Bareggio, un intervento tanto atteso.

È ufficiale: sono partiti i lavori di ristrutturazione dei bagni nell’ala storica della scuola primaria Gianni Rodari di Bareggio. Un progetto che si è fatto attendere e che finalmente comincia a prendere forma. Il cantiere, secondo le previsioni, dovrebbe chiudere i battenti entro settembre, giusto in tempo per l’inizio delle lezioni.

Dettagli dell’intervento

Il progetto di ristrutturazione, come spiegato dall’Amministrazione comunale, si compone di quattro fasi distinte: due al piano terra e due al primo piano. Un lavoro complesso e impegnativo, con un costo complessivo di 170mila euro. Un investimento significativo per un’istituzione che, come sottolineato dagli amministratori, necessita di un rinnovamento urgente.

La vetustà dei servizi igienici

Raffaella Gambadoro, assessore ai Lavori pubblici, non ha mancato di evidenziare l’importanza dell’intervento. «I bagni attuali risalgono a più di cinquant’anni fa e non hanno mai subito alcun adeguamento», ha dichiarato. La situazione, insomma, era insostenibile. Il nuovo design, promette, si ispirerà al gioco e alla semplicità. Piastrelle colorate, che richiamano il famoso gioco del Tetris, daranno una nuova vita a questi spazi, rendendoli non solo funzionali, ma anche gradevoli.

Le parole del sindaco

Linda Colombo, sindaco della città, ha commentato con soddisfazione l’inizio dei lavori: «Si tratta di un intervento fondamentale per garantire la sicurezza e la vivibilità del plesso scolastico. Questo è un impegno che abbiamo preso con le famiglie e con la scuola, e oggi possiamo dire che è un’altra promessa mantenuta». Le sue parole rispecchiano un sentimento di responsabilità verso la comunità, un segnale che l’Amministrazione è attenta alle esigenze dei cittadini.

Le reazioni della comunità

La notizia dei lavori ha suscitato reazioni positive tra i genitori e il corpo docente. «Finalmente, dopo anni di attesa, si inizia a vedere un cambiamento. È ciò che ci aspettavamo», commenta un’insegnante. Ma ci si chiede: cosa accadrà dopo? Questo è solo il primo passo verso un miglioramento generale delle strutture scolastiche? Le domande rimangono, ma la volontà di agire è evidente.

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