Una pensionata di 86 anni sequestrata in casa dai ladri mentre rovistano nell'abitazione.

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Un episodio inquietante si è verificato mercoledì 11 giugno alle 10 del mattino in via Puccini a Cesate. Due ladri, approfittando della solitudine di una pensionata di 86 anni, hanno fatto irruzione nella sua abitazione, sequestrandola per un’ora e mezza.
Il furto in pieno giorno
Nel momento in cui la donna, identificata come Anna, stava innaffiando le piante in giardino, i malviventi hanno forzato il cancello esterno della villetta bifamiliare in cui vive. Sola in casa, senza alcuna protezione, si è trovata di fronte a due uomini che, spacciandosi per agenti di polizia, hanno cercato di intimidirla. “Abbiamo ricevuto un allarme e dobbiamo verificare la situazione”, le hanno detto con tono autoritario.
La testimonianza della figlia
La figlia di Anna, Simona Ruspi, attualmente in viaggio in Egitto, ha raccontato l’angoscia di quel momento: “Quando è entrata in casa, ha trovato i ladri in cucina. Le hanno chiesto della cassaforte, dicendole che se avesse collaborato non le avrebbero fatto del male.” Ma la realtà era ben diversa.
Una situazione di terrore
Spaventatissima, la pensionata ha cercato di spiegare che la cassaforte era vuota da anni, ma i ladri non si sono fermati. Hanno rovistato ogni angolo della casa, mentre uno di loro le nascondeva il telefono sotto uno strofinaccio per evitare che potesse chiedere aiuto. “Dopo un’ora e mezza se ne sono andati senza rubare nulla”, ha aggiunto Simona, sottolineando l’assurdità di quanto accaduto.
L’audacia dei malviventi
Il cancello esterno, trovato scassinato, parla da sé. È inquietante pensare che due uomini siano riusciti a entrare in una casa in pieno giorno, in una zona trafficata come quella di via Puccini. “È assurdo che accadano simili cose davanti a un bar, in una strada così frequentata. Questo fa capire che la situazione dell’ordine pubblico è più grave di quanto si pensi”, ha commentato la figlia. La denuncia ai carabinieri è stata immediata, ma Simona ha annunciato che al suo ritorno presenterà un secondo esposto.
Un segnale preoccupante
Questo episodio non è solo un fatto di cronaca, ma un campanello d’allarme per la sicurezza sociale. Il fatto che i ladri abbiano potuto agire con tanta sfrontatezza solleva interrogativi sul livello di protezione delle abitazioni e sulla vigilanza nelle aree residenziali. La paura di simili eventi è palpabile, e in molti iniziano a chiedersi: quanto siamo al sicuro nelle nostre case?