Il 16 giugno partono i lavori di drenaggio al parcheggio della stazione di Legnano, previsti fino a ottobre.

Argomenti trattati
Da lunedì 16 giugno, il parcheggio della stazione di Legnano subirà un intervento significativo. La disconnessione dalla rete fognaria è il fulcro di un progetto ambizioso che mira a trasformare l’area in un modello di sostenibilità urbana. Un’operazione che, purtroppo, comporterà disagi per i pendolari, ma che si ripercuoterà positivamente sul territorio.
Intervento strategico per il drenaggio
Il progetto prevede la completa disconnessione idraulica dell’area del parcheggio, con una pavimentazione in calcestruzzo drenante. Le acque piovane, anziché accumularsi, saranno disperse grazie a un sistema di drenaggio interrato. Un cambiamento radicale che si riflette anche nella depavimentazione dell’aiuola adiacente a via Gaeta, dove si amplieranno le aree verdi.
Un progetto ambizioso
“Gruppo Cap continua il suo impegno per prevenire gli allagamenti e contrastare il cambiamento climatico,” afferma Marco Bianchi, assessore alle Opere pubbliche. I lavori, della durata di circa tre mesi, mirano a ridurre i problemi di allagamento che storicamente affliggono la zona centrale di Legnano. Ma quali saranno gli effetti sulla viabilità locale?
Disagi temporanei, benefici a lungo termine
Durante la fase principale dei lavori, che si concluderà a metà settembre, il parcheggio sarà chiuso sul lato della ferrovia. Via Gaeta rimarrà transitabile, ma con inversione del senso di marcia. La ZTL di via Venegoni sarà chiusa al traffico, eccetto per residenti e frontisti. Sarà un’estate difficile per gli utenti del parcheggio, ma i benefici saranno tangibili.
Fasi di lavoro e viabilità
La seconda fase dei lavori inizierà non appena termine la prima, con chiusura prevista per la fine di ottobre. Le caditoie verranno ricollettate verso il sistema disperdente, mentre l’area interna del parcheggio completata. L’obiettivo finale è quello di riaprire la ZTL di via Venegoni e migliorare la viabilità nella zona.
Un progetto più ampio
Il progetto “Città metropolitana Spugna” comprende 90 interventi in 32 comuni, con un finanziamento PNRR di circa 50 milioni di euro. Si punta a utilizzare processi naturali per assorbire l’acqua piovana e mitigare le isole di calore. “Speriamo di dare un contributo significativo alla sostenibilità della nostra città,” conclude Bianchi.
Una nuova era per Legnano
Con la messa a dimora di nuove essenze vegetali e la semina delle aiuole, il progetto si propone di rigenerare l’intera area. Non resta che attendere e sperare che questi lavori portino il tanto atteso rinnovamento a Legnano.