La guerra tra il Comune e i cittadini si intensifica per il progetto di riempimento dell'ex discarica.

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Un clima infuocato ha caratterizzato il Consiglio comunale di Cerro Maggiore, dove le tensioni tra il Comune e il Comitato No Discarica sono tornate a esplodere. Al centro del dibattito, il controverso progetto di riempimento del polo ex Baraggia, già teatro di battaglie civiche negli anni ’90, quando i cittadini riuscirono a chiudere la discarica. Oggi, il Comune parla di ‘ripristino ambientale’, mentre il comitato rifiuta qualsiasi tipo di conferimento, presentando ben 13 proposte alternative.
Il consiglio comunale: un campo di battaglia
La serata di lunedì 9 giugno 2025 è stata decisiva. Il Consiglio comunale aperto, voluto per discutere il progetto, si è trasformato in un vero e proprio campo di battaglia verbale. Raffaella Terracciano, portavoce del comitato, non ha risparmiato critiche: “Avete già deciso tutto! Questa seduta avrebbe dovuto esaminare proposte migliorative, invece siamo di fronte a una presa in giro”. Le sue parole rimbombano, evidenziando il malcontento dei cittadini. “Sarete ricordati come coloro che hanno messo in pericolo la salute della cittadinanza” ha aggiunto, dipingendo un quadro allarmante della situazione.
Cittadini contro il Comune: chi ha ragione?
Dorian Dalla Paola, un altro membro del comitato, ha rincarato la dose: “I cancelli del polo Baraggia devono rimanere chiusi, questo è il volere dei cittadini”. La tensione è palpabile. Nicola Roselli ha chiesto chiaramente: “Da che parte sta il Comune? Con i privati o con noi cittadini? State utilizzando il territorio come un bancomat!”. Le frasi si susseguono, ognuna più incendiaria dell’altra, mentre gli animi si scaldano e le voci si alzano.
Le risposte del Comune: un altro punto di vista
In mezzo al tumulto, il vicesindaco Alessandro Provini ha cercato di chiarire la posizione dell’amministrazione. “La conferenza dei servizi è stata interrotta solo per aggiungere documenti. La sua conclusione è prevista entro dieci giorni e dovrà tenere conto delle proposte presentate”. Ma le sue parole sembrano cadere nel vuoto, ignorate da una folla sempre più inasprita. La maggioranza di centrodestra ha presentato una mozione, non votata dalla minoranza, impegnando il sindaco e la Giunta a prendere in considerazione i progetti dei cittadini.
Il futuro dell’ex discarica: incertezza e preoccupazione
Il dibattito si fa sempre più acceso. La questione dell’ex discarica non è solo una questione locale: è una battaglia per la salute, per l’ambiente, per il futuro della comunità. Gli abitanti di Cerro Maggiore temono che il piano di riempimento possa riaprire vecchie ferite. “Cosa tutela i Comuni dall’arrivo di una discarica?” ha chiesto Provini, sottolineando che il cosiddetto Fattore di pressione potrebbe non essere più valido tra qualche anno. I cittadini, però, non sembrano rassicurati.
Conclusioni in sospeso: un futuro incerto
La serata si conclude senza una reale risoluzione. I cittadini rimangono in attesa, con la sensazione di non essere stati ascoltati. La battaglia continua e la tensione è destinata a rimanere alta. Chi avrà la meglio in questa guerra di nervi? Solo il tempo potrà dirlo, ma per ora, la questione dell’ex discarica di Cerro Maggiore continua a essere un tema caldo, che tiene tutti con il fiato sospeso.