×

Accesso regolato per le due ruote – Guida completa

Una nuova era per i motociclisti milanesi si apre il 1° ottobre, quando il sistema MoVe-In permetterà l'accesso all'Area B per moto e scooter, anche se sog...

Una nuova era per i motociclisti milanesi si apre il 1° ottobre, quando il sistema MoVe-In permetterà l’accesso all’Area B per moto e scooter, anche se soggetti a restrizioni. Con l’installazione di un dispositivo simile a una scatola nera, i centauri potranno percorrere un certo numero di chilometri all’interno di quest’area, monitorati costantemente. Questo cambiamento, annunciato da Palazzo Marino, rappresenta una svolta significativa nella mobilità cittadina.

Accesso regolato per le due ruote

Il provvedimento, che entrerà in vigore il prossimo autunno, segna un cambiamento importante per il mondo delle due ruote. Attualmente, i motoveicoli a due tempi e quelli diesel Euro 0 e 1 sono soggetti a divieti di circolazione in tutta la Lombardia. Ma dal 1° ottobre, anche questi veicoli potranno partecipare al MoVe-In, a patto di rispettare i limiti chilometrici annuali stabiliti in base alle emissioni. Un passo avanti, ma non per tutti: i veicoli Euro 0 e 1 a due tempi rimarranno esclusi da queste nuove regole.

Il Comune di Milano ha precisato che le limitazioni saranno estese progressivamente. Dal 2025, i divieti coinvolgeranno anche le moto Euro 1 a due tempi, oltre a quelli Euro 3 a quattro tempi e ai diesel Euro 0, 1 e 2. Insomma, si tratta di un piano ambizioso che mira a ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria, in linea con le politiche ambientali europee.

Un cambiamento in linea con altre città europee

La decisione di Milano non è isolata. Altre città europee hanno già adottato misure simili. A Londra, ad esempio, solo le moto superiori all’Euro 3 possono circolare liberamente nella vasta area a traffico limitato. A Parigi, il divieto per i motoveicoli Euro 2 è attivo nei giorni feriali dalle 8 alle 20. Madrid e Amsterdam seguono linee guida analoghe, con restrizioni severe per i veicoli più inquinanti.

Ma cosa significa tutto questo per i cittadini milanesi? Per molti, la possibilità di continuare a utilizzare la moto, anche se limitata, rappresenta una boccata d’ossigeno. Arianna Censi, assessora alla Mobilità, ha dichiarato che “la limitazione chilometrica consente di mantenere l’impatto ambientale entro limiti accettabili, offrendo al contempo un’alternativa a chi non può permettersi veicoli meno inquinanti”.

La sfida delle emissioni e le scelte future

La questione delle emissioni è cruciale. Studi scientifici hanno dimostrato che le moto Euro 4 emettono nox e co in quantità simili alle auto Euro 2-3, e ben superiori rispetto alle auto Euro 6. Questo porta a una riflessione: quanto è giusto continuare a consentire la circolazione di veicoli inquinanti in città già colpite da problemi di smog?

La politica di Milano sembra muoversi verso una sempre maggiore severità. Con la limitazione per i veicoli Euro 3 nel 2028 e l’ulteriore restrizione per gli Euro 4 nel 2030, si fa strada la necessità di un cambiamento radicale. La domanda è: i cittadini saranno pronti ad affrontare tali restrizioni o ci sarà una resistenza da parte di chi dipende dalla moto per la mobilità quotidiana?

Un equilibrio tra sostenibilità e praticità

La sfida per l’amministrazione è trovare un equilibrio tra la sostenibilità ambientale e la praticità per i cittadini. Il MoVe-In rappresenta un tentativo di risolvere questa tensione, offrendo un’opzione che, pur limitata, consente l’uso delle moto in contesti urbani sempre più restrittivi.

La questione rimane aperta. Come reagiranno i motociclisti di Milano a queste novità? Saranno disposti a cambiare le loro abitudini per adattarsi a un futuro più verde o si opporranno a queste misure? Le risposte arriveranno nei prossimi mesi, quando il provvedimento entrerà in vigore e le conseguenze diventeranno evidenti. Un futuro che si preannuncia ricco di sfide e opportunità.

Leggi anche