Il 14 giugno si celebra un anniversario speciale per Cuggiono, che festeggia il decimo anno di gemellaggio con la cittadina statunitense di Herrin, in Illino...

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Il 14 giugno si celebra un anniversario speciale per Cuggiono, che festeggia il decimo anno di gemellaggio con la cittadina statunitense di Herrin, in Illinois. Un evento che promette di portare un’ondata di emozioni e ricordi per molti. Un gruppo di circa trenta americani sarà presente per l’occasione, sottolineando un legame che attraversa il tempo e l’oceano.
Un legame profondo tra Cuggiono e Herrin
Il sindaco di Cuggiono, Giovanni Cucchetti, non nasconde la sua emozione: “Festeggeremo questo importante anniversario con una delegazione americana di circa 30 persone. In mattinata, inaugureremo largo Herrin, un nuovo spazio nel parcheggio alberato di via Annoni, dove sarà posta una targa commemorativa”. Quella targa non è solo un pezzo di metallo; è un simbolo, una connessione tra due comunità che si sono unite attraverso la storia.
Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, centinaia di cuggionesi emigrarono a Herrin. Lavorarono duramente nelle miniere di carbone, affrontando sfide inimmaginabili. Oggi, quelle miniere sono chiuse, ma i migranti di allora hanno trovato il loro posto nella società americana. La targa, con l’immagine di un minatore che accompagna un bambino a scuola, racconta la storia di questa lotta e di come, attraverso il sacrificio, siano riusciti a costruire un futuro migliore.
Un evento ricco di iniziative
Ma non è tutto. La celebrazione non si ferma qui. In Villa Annoni, ci sarà anche una cerimonia di bollatura e l’apertura di uno stand per un annullo filatelico speciale. “Abbiamo creato delle cartoline commemorative”, spiega Cucchetti, “una parte avrà un’immagine di Cuggiono, l’altra di Herrin. Il timbro resterà disponibile per 60 giorni allo sportello filatelico di Magenta, per poi essere depositato al Museo delle Poste e Telecomunicazioni di Roma”.
Un timbro che racchiude un momento unico. Un gesto che non solo celebra il passato, ma lo rende tangibile per le generazioni future. Questo annullo speciale rappresenta un modo per valorizzare un legame che va oltre le parole.
Sport come simbolo di emancipazione
La giornata culminerà con l’inaugurazione di un murale dedicato alla storica partita di calcio che nel 1950 vide la nazionale americana affrontare l’Inghilterra ai Mondiali in Brasile. I protagonisti, figli di emigrati cuggionesi, scrissero una pagina di storia sportiva. “La partita delle loro vite”, come la definiscono, si concluse con una vittoria inaspettata per 1 a 0, un evento che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.
L’installazione murale, che sarà inaugurata nel parchetto tra le vie San Rocco e Manzoni, si inserisce in un progetto più ampio, dove già esiste un murale dedicato ai campioni di baseball. Un modo per ricordare che lo sport ha sempre svolto un ruolo fondamentale come veicolo di emancipazione per le minoranze migranti, ieri come oggi.
La memoria continua
Quello che accade il 14 giugno a Cuggiono è molto più di una celebrazione. È un riconoscimento delle sfide affrontate dai migranti, un tributo alla loro resilienza e un invito a non dimenticare la storia. E mentre il mondo cambia, il legame tra Cuggiono e Herrin rimane forte, un faro di speranza e di comunità.
Quali altre storie si nascondono dietro queste celebrazioni? Cosa significa davvero essere parte di una comunità che si estende oltre i confini nazionali? La risposta è nel cuore di chi vive questi momenti, e in ciò che ci unisce, piuttosto che in ciò che ci divide.