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Il mondo segreto della Gintoneria: tra lusso e illegalità

Un'indagine svela il lato oscuro di un locale milanese tra escort e affari illeciti.

Immagine di una gintoneria di lusso con bottiglie esclusive
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Un locale di lusso con un lato oscuro

La Gintoneria, un nome che evoca immagini di eleganza e divertimento, si rivela essere molto di più. Recenti indagini hanno portato alla luce un mondo di eccessi, sfruttamento e affari illeciti che si celano dietro le porte di questo locale milanese. Le testimonianze di chi ha frequentato il locale, come Alex Soldati e l’influencer Asia Gianese, offrono uno sguardo inquietante su come il lusso possa nascondere pratiche discutibili.

Le dinamiche del locale: tra escort e clienti facoltosi

Secondo le ricostruzioni, il locale era un punto di incontro per imprenditori e clienti facoltosi, pronti a spendere cifre esorbitanti per una serata di divertimento. Le escort, descritte come “cavalle potentissime”, erano sempre pronte a soddisfare le richieste dei clienti, mentre Davide Lacerenza, il proprietario, orchestrava il tutto con abilità. Le testimonianze rivelano che i clienti non si limitavano a bere champagne, ma erano coinvolti in un gioco pericoloso di denaro e sesso, dove le ragazze si mettevano d’accordo direttamente con loro per prestazioni a pagamento.

Il ruolo della droga e delle pratiche illecite

Le indagini hanno anche messo in luce la presenza di droga all’interno del locale. Asia Gianese ha confermato che la sostanza circolava liberamente, alimentando un ambiente già carico di tensioni e illegalità. Le pratiche di pagamento, come l’uso di carte di credito per “strisciare” e ottenere denaro contante, sono state descritte da diverse fonti, evidenziando come il sistema fosse ben collaudato. La prostituta cubana Fabulosa ha raccontato di come Lacerenza gestisse i pagamenti, affermando che nessuno era costretto a fare nulla, ma che il suo lavoro era semplicemente quello di “vendere”.

Un sistema che attrae e distrugge

Il fascino della Gintoneria ha attratto molti, ma ha anche portato alla rovina alcuni dei suoi frequentatori. Un cliente, rampollo di una nota famiglia milanese, ha speso oltre un milione di euro nel locale, ma ha poi dovuto ammettere di non avere più le stesse disponibilità economiche. Questo riflette un ciclo di eccessi che, sebbene possa sembrare allettante, porta inevitabilmente a conseguenze devastanti. La Gintoneria non è solo un luogo di svago, ma un microcosmo di una società che lotta tra il desiderio di lusso e la realtà dell’illegalità.

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