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Sequestro di beni per oltre 2,5 milioni di euro a Como

La Guardia di finanza e la DIA colpiscono l'usura con un sequestro record.

Sequestro di beni a Como per un valore di 2,5 milioni
Scopri i dettagli del sequestro di beni a Como, un'operazione da 2,5 milioni di euro.

Un’operazione contro l’usura a Como

Il 18 marzo, un’importante operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di finanza di Como e dalla Direzione Investigativa Antimafia di Milano ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro. Questo provvedimento è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, in base al D.Lgs. n. 159, noto come Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Gli immobili sequestrati sono ubicati in diverse località, tra cui Como, Luisago, Cadorago, Inverigo e Val d’Intelvi, e comprendono anche conti correnti e strumenti finanziari riconducibili a un usuraio attivo nella zona.

Il profilo dell’usuraio e le indagini

Il provvedimento di sequestro è il risultato di un’operazione più ampia, denominata “Chi vuole essere milionario”, che ha avuto inizio nel novembre 2020. In quell’occasione, le forze dell’ordine avevano arrestato un pensionato settantanovenne, accusato di aver concesso prestiti a tassi usurari tra il 2012 e il 2019. Le indagini hanno rivelato che l’uomo aveva prestato oltre 330.000 euro, incassando in cambio 615.900 euro, con tassi di interesse che arrivavano fino all’80% su base annua. Le vittime, spesso in difficoltà economica, venivano costrette a firmare assegni post datati o a trasferire i diritti di proprietà delle loro abitazioni, senza mai ricevere un pagamento adeguato.

La lotta contro l’usura e la criminalità economica

Le indagini hanno messo in luce un sistema complesso di prestiti usurari, ma anche di esercizio abusivo di attività finanziaria. Il Tribunale di Como aveva già disposto la confisca di beni per un valore di oltre 500.000 euro, restituendo anche appartamenti alle vittime. I sequestri recenti rappresentano un ulteriore passo nella lotta contro la criminalità economica e l’usura, evidenziando l’efficacia delle operazioni di prevenzione e aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati. Le investigazioni hanno dimostrato come l’usuraio avesse accumulato un ingente patrimonio attraverso attività illecite, con un’analisi approfondita delle sue movimentazioni finanziarie e degli investimenti immobiliari effettuati nel corso degli anni.

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