Gli interrogatori di Viaroli e Cerri rivelano tensioni e conflitti nell'urbanistica milanese.

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Il contesto delle inchieste urbanistiche a Milano
Le recenti inchieste sull’urbanistica a Milano hanno sollevato un polverone, rivelando una rete complessa di pratiche e procedure che coinvolgono funzionari pubblici e progettisti. Il 20 marzo, si sono svolti interrogatori cruciali davanti al giudice per le indagini preliminari (gip), con protagonisti figure chiave come il dirigente comunale Andrea Viaroli e l’architetto Marco Emilio Cerri. Questi eventi hanno messo in luce non solo le irregolarità nelle pratiche edilizie, ma anche le tensioni interne al settore.
Le accuse contro Andrea Viaroli
Andrea Viaroli, dirigente del settore urbanistico del Comune di Milano, è al centro di un’inchiesta che lo vede indagato per presunti falsi in atto pubblico. Le accuse riguardano tre cantieri, tra cui il noto Scalo House, sequestrato nel novembre 2024. Viaroli ha scelto di non rispondere alle domande del gip, una decisione che potrebbe complicare la sua posizione. Le indagini hanno messo in evidenza anche abusi edilizi legati a progetti come le Residenze Lac e Bosconavigli, quest’ultimo firmato dall’architetto Stefano Boeri. La procura ha richiesto la sospensione dal servizio per Viaroli, evidenziando la gravità delle accuse.
Marco Emilio Cerri e le sue dichiarazioni
Contrariamente a Viaroli, Marco Emilio Cerri ha deciso di rispondere alle domande del gip. Cerri è accusato di false dichiarazioni e di non aver dichiarato conflitti d’interesse, oltre a essere coinvolto in pratiche di traffico d’influenze. Secondo le intercettazioni, avrebbe bloccato pratiche edilizie fino a quando non fosse stato incaricato come progettista. Durante l’interrogatorio, Cerri ha sostenuto che ci sono problemi di interpretazione delle norme riguardanti la ristrutturazione, presentando documenti e una sentenza del Consiglio di Stato per difendersi dalle accuse. La sua posizione è ulteriormente complicata dalla richiesta di interdittiva da parte della procura, che potrebbe impedirgli di esercitare la professione.
Le implicazioni delle indagini sull’urbanistica milanese
Le inchieste in corso non solo mettono in discussione la trasparenza delle pratiche edilizie a Milano, ma sollevano anche interrogativi sulla governance e sulla responsabilità dei funzionari pubblici. La situazione attuale evidenzia la necessità di una revisione delle procedure urbanistiche e di una maggiore vigilanza per prevenire abusi e conflitti d’interesse. Con l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica rivolta a questi sviluppi, è fondamentale che le autorità competenti agiscano con fermezza per ripristinare la fiducia nel sistema urbanistico milanese.