Un bambino strappato alla sua famiglia affidataria: un caso che solleva interrogativi sul sistema di affido in Italia.

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Il caso di Luca: una storia di affido e speranza
Luca, un bambino di quattro anni, ha vissuto la maggior parte della sua vita in una famiglia affidataria che lo ha accolto quando aveva solo 30 giorni. Questo legame, che si è sviluppato nel corso degli anni, è stato improvvisamente interrotto da una decisione del tribunale per i minorenni di Milano, che ha disposto il suo trasferimento in affido pre-adottivo a una nuova famiglia. La situazione ha sollevato un acceso dibattito sulle pratiche di affido e sulle loro conseguenze emotive sui bambini coinvolti.
Le implicazioni legali dell’affido
Il sistema di affido in Italia è progettato per garantire il benessere dei minori, ma nel caso di Luca, molti esperti e avvocati, come Sara Cuniberti, esprimono preoccupazione per la mancanza di stabilità e continuità nella vita del bambino. “L’affido non deve essere una scorciatoia per l’adozione”, afferma Cuniberti, sottolineando che le regole devono essere rispettate per evitare danni a lungo termine ai bambini. La legge prevede che gli affidi-ponte abbiano una durata limitata, ma in questo caso, la situazione è stata prolungata per quattro anni, creando un legame profondo tra Luca e la sua famiglia affidataria.
Il trauma dell’allontanamento
Il trasferimento di Luca ha suscitato forti reazioni emotive, non solo nella famiglia affidataria, ma anche nella comunità. La coppia, che ha dedicato anni alla cura e all’educazione del bambino, si è trovata a dover affrontare un trauma inaspettato. “Allontanare Luca da chi lo ha amato e protetto sin dalla nascita significa infliggergli uno strappo gravissimo e irreparabile”, affermano i genitori affidatari. Questo caso mette in luce le vulnerabilità del sistema di affido e la necessità di una maggiore attenzione al benessere emotivo dei minori.
La petizione per salvare Luca
In risposta alla situazione, la famiglia affidataria ha avviato una petizione online, intitolata “Per salvare Luca”, che ha raccolto quasi 8.000 firme. La petizione chiede al tribunale di rivedere la decisione di adottabilità e di considerare il legame affettivo che Luca ha sviluppato con la sua famiglia affidataria. La speranza è che il ricorso urgente per l’adozione in casi particolari venga trattato rapidamente, permettendo a Luca di tornare a casa e di continuare a vivere con le persone che lo hanno cresciuto.
Conclusioni e riflessioni sul sistema di affido
Il caso di Luca è emblematico delle sfide che il sistema di affido deve affrontare in Italia. È fondamentale che le istituzioni garantiscano il bene supremo del minore, evitando decisioni che possano compromettere la sua stabilità emotiva e affettiva. La storia di Luca ci ricorda l’importanza di un approccio umano e sensibile nelle questioni di affido e adozione, affinché ogni bambino possa crescere in un ambiente sicuro e amorevole.