Il trapper coinvolto in una lite a Porto Cervo due anni fa, le indagini si intensificano.

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La rissa di Porto Cervo: i dettagli dell’incidente
Nel 2023, il trapper Tony Effe, noto per la sua partecipazione al festival di Sanremo, è finito sotto indagine per una rissa aggravata avvenuta in una discoteca di Porto Cervo, in Costa Smeralda. Questo episodio risale a due anni fa, ma solo recentemente la procura ha avviato le indagini, notificando a otto persone l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. Tra i coinvolti, oltre a Tony Effe, ci sarebbe anche un pugile milanese, suo amico, che lo ha accompagnato durante la kermesse ligure.
Le circostanze della lite
Secondo le ricostruzioni, la rissa sarebbe scoppiata quando il gruppo di Tony Effe è stato respinto dalla sicurezza del locale, che non ha permesso loro di entrare. Questo rifiuto ha scatenato una reazione violenta, portando a danni significativi alla discoteca e a sei persone ferite. Nonostante la gravità della situazione, il fatto non è mai stato formalmente denunciato, il che ha reso le indagini più complesse. Tuttavia, i carabinieri di Olbia sono riusciti a identificare i partecipanti alla rissa, portando a una serie di notifiche.
Il silenzio di Tony Effe e le conseguenze legali
Attualmente, sia Tony Effe che la sua avvocata, Donatella Cerè, hanno scelto di mantenere il silenzio riguardo alla vicenda. Questa scelta potrebbe essere strategica, considerando che il trapper ha già avuto problemi legali in passato. Infatti, nel 2021, era stato condannato ai servizi sociali per aver partecipato a un’altra rissa, durante la quale aveva causato la frattura della mandibola a un fan. La situazione attuale potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua carriera e sulla sua immagine pubblica, già compromessa da precedenti incidenti.