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Corteo a Milano in memoria di Dax: tra tensioni e rivendicazioni sociali

Un corteo di oltre 700 persone ha attraversato Milano, tra striscioni e momenti di tensione.

Corteo a Milano in memoria di Dax con manifestanti
Manifestazione a Milano per ricordare Dax, tra tensioni e richieste sociali.

Un corteo significativo per Dax

Sabato pomeriggio, Milano ha visto un’affluenza straordinaria di manifestanti, con oltre 700 persone che si sono unite in un corteo partito da piazza XXIV Maggio e diretto verso piazza Bilbao. Questa manifestazione è stata organizzata da collettivi, gruppi antagonisti e centri sociali per commemorare Davide “Dax” Cesare, un militante del centro sociale di via Gola tragicamente ucciso in un agguato. Il corteo ha rappresentato non solo un momento di ricordo, ma anche una piattaforma per esprimere dissenso contro la repressione e le politiche di sicurezza sempre più stringenti.

Momenti di tensione e vandalismo

Durante il percorso, non sono mancati episodi di tensione. Alcuni manifestanti hanno preso di mira un’auto Tesla, simbolo di un’industria che molti considerano rappresentativa di un sistema economico oppressivo. Inoltre, due supermercati Carrefour sono stati vandalizzati, con vetrine infrante e scritte tracciate sui muri. Questi atti, sebbene condannabili, riflettono una frustrazione crescente nei confronti di un sistema percepito come ingiusto. È importante notare che, nonostante la violenza, la maggior parte dei partecipanti ha manifestato pacificamente, sottolineando la complessità della situazione.

Un messaggio di resistenza e solidarietà

Il volantino distribuito dai manifestanti esprime chiaramente le ragioni della loro mobilitazione: “Scendiamo in strada a Milano”. Questo slogan riassume un desiderio collettivo di opporsi a una repressione che viene mascherata da misure di sicurezza. I partecipanti hanno voluto portare alla luce non solo la memoria di Dax, ma anche la lotta per la giustizia sociale e la solidarietà con i popoli oppressi, come dimostrato dalla presenza di sostenitori della causa palestinese. La manifestazione ha anche visto l’annuncio della liberazione di uno spazio in via Ettore Ponti, un gesto simbolico contro la gentrificazione e la privatizzazione che caratterizzano Milano negli ultimi anni.

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