Nuove accuse e rinvii a giudizio per i capi ultras e imprenditori coinvolti in gravi reati.

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Un’inchiesta che scuote Milano
Milano è al centro di un’inchiesta che ha portato alla luce un intreccio di corruzione e violenza legato al tifo organizzato. I nomi di capi ultras e imprenditori emergono in un contesto di accuse gravi, tra cui tentato omicidio e corruzione. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per undici persone e otto società, segno di un fenomeno che sembra radicarsi sempre di più nel tessuto sociale e sportivo della città.
Le accuse contro i capi ultras
Tra i principali indagati ci sono Luca Lucci e Andrea Beretta, rispettivamente capi ultras del Milan e dell’Inter. Lucci è accusato di essere il mandante del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, avvenuto nel 2019. Beretta, invece, è coinvolto nell’omicidio di Antonio Bellocco, avvenuto nel settembre 2024. Entrambi i casi evidenziano la violenza che caratterizza il tifo organizzato, un fenomeno che ha portato a scontri e tensioni non solo negli stadi, ma anche nelle strade di Milano.
Corruzione e affari loschi
Ma l’inchiesta non si limita alla violenza. Manfredi Palmeri, consigliere regionale e comunale, è accusato di corruzione per aver favorito l’imprenditore Gherardo Zaccagni nella gestione dei parcheggi dello stadio Meazza. Secondo l’accusa, Palmeri avrebbe ricevuto un dipinto del valore di 11mila euro in cambio di favori. La sua difesa si è dichiarata estranea a qualsiasi illecito, sostenendo di non avere poteri decisionali in merito agli affidamenti. Tuttavia, le indagini continuano a svelare un sistema di relazioni pericolose tra politica e affari.
Le ripercussioni sul tifo organizzato
Questa inchiesta ha già avuto ripercussioni significative sul tifo organizzato milanese. A settembre 2024, i vertici delle tifoserie sono stati praticamente azzerati, lasciando un vuoto che potrebbe influenzare il futuro del tifo in città. Gli ultras, già sotto pressione, si trovano ora a dover affrontare non solo le conseguenze legali delle loro azioni, ma anche una crescente attenzione da parte delle autorità e dell’opinione pubblica.
Un futuro incerto per il tifo milanese
Con il passare del tempo, la situazione sembra destinata a evolversi ulteriormente. Le indagini continuano e nuovi sviluppi potrebbero emergere nei prossimi mesi. La parola ora passa al giudice per le indagini preliminari, che dovrà decidere sul rinvio a giudizio degli indagati. Milano, una città che vive di passione calcistica, si trova di fronte a una sfida importante: come affrontare un fenomeno che, sebbene legato allo sport, ha mostrato il suo lato più oscuro.