Sabato 15 marzo, un gruppo di famiglie manifesterà per i diritti abitativi.

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Una situazione insostenibile per le famiglie milanesi
Sabato 15 marzo, davanti a Palazzo Marino, si svolgerà una manifestazione che mette in luce una realtà drammatica: molte famiglie milanesi si trovano intrappolate in un incubo burocratico. Non si tratta di una semplice protesta per la legge “Salva Milano”, ma di una richiesta urgente di un “Salva famiglie”. La situazione è critica, con cantieri sequestrati e indagini in corso che coinvolgono centinaia di appartamenti, lasciando migliaia di persone senza un tetto sicuro.
Il comitato ‘Famiglie sospese, vite in attesa’
Il comitato, fondato da cittadini colpiti da questa crisi, ha come obiettivo principale quello di dare voce a chi ha investito i propri risparmi nell’acquisto di una casa, ora bloccata. Filippo Borsellino, uno dei promotori, ha dichiarato: “Ci troviamo intrappolati in una situazione surreale: cantieri sequestrati, indagini in corso, e il nostro sogno di una casa trasformato in un incubo burocratico”. Le famiglie coinvolte non sono numeri, ma persone reali che affrontano un periodo di grande incertezza e difficoltà.
Le richieste delle famiglie
Il comitato chiede che vengano riconosciuti i diritti di chi, nonostante gli sforzi e gli investimenti, vive in una condizione di precarietà. “Abbiamo sacrificato anni di risparmi per acquistare la nostra casa e ora ci ritroviamo senza risposte e senza certezze”, ha aggiunto Borsellino. Le famiglie chiedono un intervento immediato da parte delle istituzioni, sottolineando che la legge “Salva Milano” dovrebbe essere trasformata in una legge “Salva Famiglie”. La mancanza di azioni concrete da parte dell’Amministrazione ha generato frustrazione e sfiducia tra i cittadini.